«A Cassino il nuovo suv della Maserati non sarà in grado di tenere i livelli occupazionali di un impianto che viaggia al 10% della capacità produttiva». A lanciare l'allarme è stato ieri il responsabile nazionale del settore automotive della Fiom-Cgil, Michele De Palma, dalle colonne de Il Corriere della Sera. Un allarme non nuovo: il timore dei sindacati è infatti quello che a ottobre, quando con Grecale ci sarà una risalita produttiva nello stabilimento Stellantis di Piedimonte San Germano, possa non esserci lapiena occupazione, quindi la saturazione dell'impianto. L'estate, intanto, sarà all'insegna della cassa integrazione.
Sono già sette i giorni di Cassa Covid in programma per il mese di giugno e si teme che possa esserci un nuovo stop anche nei mesi di luglio e agosto. A preoccupare è anche lo stop al blocco dei licenziamenti. Per questo nella giornata di ieri alcune centinaia di lavoratori provenienti da tutta Italia hanno dato vita in piazza Montecitorio, a Roma, a una manifestazione organizzata dai sindacati Cgil, Cisl e Uil per chiedere più sicurezza sul lavoro e una proroga al blocco dei licenziamenti. Al presidio sono presenti i tre segretari, Maurizio Landini, Pierpaolo Bombardieri e Luigi Sbarra. «La situazione di molte vertenze in atto è in una fase di stallo e la fine del blocco dei licenziamenti potrebbe inasprire la rabbia sociale. Il Governo non deve sottovalutare questo aspetto. La cassa integrazione fa sopravvivere, ma a lungo andare crea disagio e povertà» hanno spiegato i manifestanti: al sit-in era presente anche una delegazione della Fiom-Cgil di Cassino con in testa il segretario provinciale Donato Gatti.
Sale l'attesa per l'incontro
Intanto in Stellantis cresce l'attesa per il prossimo incontro tra azienda e i sindacati, mentre l'attenzione è puntata sugli stabilimenti italiani. Al confronto non ancora convocato ufficialmente ma previsto entro la prima metà giugno non sarebbe prevista la partecipazione del ceo Carlos Tavares. Sul tavolo, i dati positivi del primo trimestre 2021 delle immatricolazioni di auto in Europa, dati trainati dagli impianti e dai modelli prodotti in Francia e Germania. Mentre gli stabilimenti italiani vivono ancora di cassa Covid. Di recente, durante l'assemblea dei soci di Exor, la holding della famiglia Agnelli, John Elkann ha parlato di Stellantis, il gruppo automobilistico frutto della fusione tra Fca e Psa. Il dirigente si è detto ottimista e soprattutto lieto di come sono stati vissuti i primi mesi per questa nuova avventura nel settore automotive.
«A cinque mesi dalla nascita di Stellantis, le aspettative che avevamo riposto in questa fusione sono state confermate dai fatti. La società ha chiuso il primo trimestre con risultati molto incoraggianti. Proseguiremo con un evento importante: l'Electrification Day, che si terrà nel mese di luglio. Segnerà un momento fondamentale nella costruzione del futuro di Stellantis, che dovrà avere un ruolo da protagonista della mobilità sostenibile», ha detto Elkann dando piena fiducia all'operato della compagnia che è attualmente guidata da Carlos Tavares, un tempo avversario di Fca sui mercati globali.
Quindi ha chiosato: «Nell'accompagnare la crescita delle nostre società, in particolare quelle nel settore del lusso, tre fattori saranno di estrema importanza: Cina, digitale e sostenibilità. Dai consumatori cinesi dipenderà circa il 50% degli acquisti di beni di lusso nel 2025».