Un'altra opera d'arte realizzata dall'artista atinate Oniro usando come tela le facciate degli edifici. Stavolta l'opera è stata realizzata su una parete dell'edificio che ospita la scuola dell'infanzia ad Alvito. Il dipinto vuole raccogliere in un'immagine lo spirito dei luoghi, posti a un passo dal Parco nazionale d'Abruzzo, dunque un omaggio all'orso bruno marsicano, che a tutt'altezza fa l'occhiolino ai piccoli alunni che ogni mattina entrano nell'edificio.

«Siamo onorati e orgogliosi del risultato ottenuto con l'opera realizzata dall'artista Oniro - dice il sindaco Duilio Martini -. Era nostra intenzione rendere più accogliente lo spazio adiacente la scuola e la scuola stessa, tanto che a giorni verrà sistemata l'erba sintetica sulla pavimentazione adiacente, e abbiamo colto l'occasione per abbellire anche la facciata del palazzo altrimenti grigia e anonima. Dalle dimostrazioni di apprezzamento ricevute, si vede chiaramente che Oniro ha colto di nuovo nel segno».

L'amministrazione comunale è riuscito a mettere in pratica l'idea aderendo al progetto "Scuole belle" e attingendo i fondi da un bando statale. "Complimenti all'artista Oniro per lo splendido murale realizzato sulla facciata della scuola dell'infanzia. Un'opera che raffigura un simbolo del nostro territorio come l'orso marsicano, e che renderà più accogliente l'edificio che ospita i nostri bambini", commenta in una nota il gruppo d'opposizione in consiglio comunale "Alvito Bello".
Dunque, le opere di Oniro continuano ad arricchire le pareti degli edifici (case, palazzi o semplici muri) tanto che la fama dell'artista (di soli vent'a nni, è bene ricordarlo) ha bruciato le tappe e raggiunto vette invidiabili.

«Dal momento del primo colpo di vernice all'ultimo sono trascorsi solo due giorni e grande è stata la nostra meraviglia nel constatare che tra il soggetto mostratoci in anteprima su un disegno elettronico e l'opera completata c'è totale corrispondenza», dice Martini entusiasta «che Alvito possa vantare una spettacolo unico nel suo genere». E annuncia che, come suggerito dai suoi concittadini, «stiamo valutando la possibilità di arricchire altre pareti di costruzioni pubbliche, oggi desolatamente spoglie, con le opere di Oniro».