Per il terzo giorno consecutivo contagi sotto le 15 unità in Ciociaria. Non accadeva dal 22 al 24 settembre. Era quello l'ultimo mese chiuso in singola cifra per contagi giornalieri, a 7,43. Da lì a poco sarebbe arrivata la seconda ondata con tuto il suo carico di morte e sofferenza. I tempi, insomma, sono cambiati. I ciociari si stanno vaccinando in buon numero e le misure di contenimento dell'epidemia hanno sortito gli effetti sperati. E l'età media di chi si vaccina si abbassa sempre più.

Il bollettino
Nell'aggiornamento di ieri si contano 12 nuovi casi. Ferentino ne ha 4 ed è il comune con l'incremento maggiore, poi seguono con 2 positivi Frosinone e con 1 a testa Alatri, Boville Ernica, Cassino, Isola del Liri, Morolo e Ripi.
I decessi
Ancora una giornata senza vittime per Covid. È la quarta volta in sette giorni che succede. Che una settimana fosse iniziata con zero decessi, da novembre a oggi non era mai successo. Anzi, due giorni di fila senza vittime era già successo solo il 19 e il 20 maggio, partendo sempre dal dato di novembre, mese dal quale abbiamo cominciato a scontare gli effetti della seconda ondata.
Le vittime di maggio restano 31, un deciso passo in avanti rispetto ai mesi precedenti: aprile ne ha avute 103, marzo 98, febbraio 72, gennaio 73, dicembre 98 e novembre 100. Per avere numeri inferiori occorre tornare alle cifre di ottobre, chiuso con 9 decessi anche se già allora si avvertiva una condizione mutata dall'alto dei 113,80 contagi giornalieri, primo mese non solo oltre la doppia cifra ma a tre zeri.

Gli indici
La media di maggio, 957 contagi finora, è di 38,28 casi ogni 24 ore. Meno della metà degli 87,06 di aprile, ancora meno rispetto ai 194,93 di marzo per non parlare dei 219,6 di novembre. Tuttavia, per mantenere il paragone, maggio del 2020 si era chiuso a 0,83, ma si veniva da un diverso contesto e da un lungo e duro lockdown. Soprattutto non era scattata la caccia agli asintomatici come è successo per la seconda ondata.
Migliorato ancora il dato del tasso di positività: ieri è sceso a 1,23%. Ovvero per ogni cento tamponi effettuati si scopre poco più di un positivo. La scorsa settimana era al 2,19.

Stesso discorso per l'incidenza settimanale ogni 100.00 abitanti. Negli ultimi sette giorni è a 36,27, in ulteriore riduzione rispetto ai giorni precedenti chiusi tra 38 e 44 e precisamente 38,99 lunedì, 38,16 domenica, 44,86 sabato e venerdì, giornata utilizzata come base per prendere il dato. Venerdì dell'altra settimana il valore era a 71,91, il 7 maggio a 71,49, l'ultimo venerdì di aprile a 105,66. Poi risalendo ancora più indietro il calendario, il 23 aprile era a 111,32, il 16 a 122,01, il 9 aprile a 166,45, il 2 aprile a 198,23, l'ultimo venerdì di maro a 239,83, il 19 marzo a 314,46, il 12 marzo a 366,03. È stato quello il momento più critico con la Ciociaria in fascia rossa ben prima che ci andasse il Lazio.

I guariti
Sono quasi cinque volte di più i guariti rispetto ai nuovi positivi. La settimana, infatti, si apre con 101 guariti dopo i 478 della precedente. Il numero, tuttavia, risulta in decremento in ragione della contrazione dei valori dei positivi. Le ultime due settimane, infatti, si sono archiviate sotto i 500 guariti complessivi, quando a metà aprile eravamo sui 900, all'inizio oltre i mille, a fine marzo a un passo dai 1.600.

I tamponi
Anche il numero dei tamponi segue un andamento simile a quello dei guariti. La settimana si apre con 1.545 test eseguiti contro gli 8.236 di tutta la passata settimana e i 9.597 di quella precedente. Ma già al 9 maggio i tampini processati erano 11.387. Si sale a 12.026 nella settimana tra il 12 e il 18 aprile, poi in quella precedente si scende poco sopra agli 11.000 per risalire a 13.551 nel periodo a cavallo tra fine marzo e inizio aprile. Erano 16.043 i tamponi a metà marzo con una punta di 16.827 tra l'8 e il 14 marzo, praticamente il doppio di quelli registrati a fine febbraio (8.709).