Muri scrostati, vecchi banchi accatastati, i pochi arredi rimasti ormai inutilizzabili, qualche traccia di storia, polvere, silenzio. Sabato mattina abbiamo avuto la possibilità di accedere nell'ormai ex convento delle suore Calvariane, in piazza Luigi Pietrobono, già sede di una scuola per l'infanzia dove sono transitati molti bimbi alatrensi oggi diventati adulti.

Il palazzo, come è noto, è all'asta: uno dei molti beni dell'ordine in vendita a causa di una brutta storia per crediti sanitari milionari, vicenda che vede opposto l'ordine alla Regione Lazio. Lo stabile è chiuso ormai da 13 anni, un tempo che ha offeso e sta offendendo le vecchie aule, le cucine, le aree di servizio, le terrazze, gli ambienti dove hanno a lungo vissuto le monache. Abbiamo documentato la situazione con varie fotografie e la frase iniziale del nostro articolo ben rispecchia il "quadro" presentatosi davanti a noi.

L'incuria regna sovrana: più di qualche finestra è divelta, pezzi di cornicione sono venuti giù in più di un'occasione, anche sulle strade circostanti. Gli elementi strutturali principali sembrano però reggere: i muri portanti, le tante scale, i solai. Ma è ovvio che occorrono lavori massicci per ricostruire tutto. Pensiamo all'impiantistica e a chissà quanti altri aspetti tecnici. Sorprendentemente, non sembrano esserci presenze notevoli di umidità e di infiltrazioni d'acqua, ma sarebbe da appurare con maggiore attenzione.
In una nicchia, ecco il celebre trittico del Maestro della Madonna d'Alvito, affresco del XV secolo che raffigura la Vergine di Loreto tra due santi francescani: sembra in decenti condizioni, ma anche in questo caso servirebbe una perizia più precisa. Stupende le tre terrazze dalle quali si godono scorci e viste della città impareggiabili: la cosa più bella che abbiamo visto.

L'ex convento merita il recupero. Ma ci vuole un progetto. E ci vogliono soldi, tanti. La nuova asta (fissata a venerdì 4 giugno) riparte da poco più di 291mila euro: ma non è questa la cifra a spaventare, quanto piuttosto quella che occorrerebbe dopo, per l'enorme intervento da eseguire. Ci sarà un secondo capitolo della storia o il palazzo continuerà a marcire?