Ogni giorno sono davvero tante le persone che hanno bisogno di aiuto, che non sanno come arrivare alla sera, che hanno paura di alzare lo sguardo davanti agli occhi dei figli, anche molto piccoli. Le chiamate sono molte, ma tutte sono accomunate da quel timore, quella vergogna, quella sensazione di aver fallito. Così don Benedetto Minchella e don Francesco Vennitti tendono la mano, abbracciano e, soprattutto, aiutano. Un via vai di persone, sono madri ma anche padri, uomini e donne di tutte le età.
«Sicuramente la pandemia ha peggiorato una situazione che non era tanto rosea - spiega don Francesco - abbiamo visto arrivare e imparato a conoscere molti nuovi volti, persone che con tanta discrezione e non senza difficoltà ci hanno chiesto aiuto. E noi lo abbiamo dato e continuiamo a farlo, siamo chiamati a fare questo. È capitato di ricevere delle richieste d'aiuto da madri con figli molto piccoli e quando abbiamo portato loro latte e cibo ci siamo resi conto della vera difficoltà. Quei bambini succhiavano il latte dal biberon con un'avidità e una fame che è difficile da raccontare. Una fame che ci ha fatto piangere».
Tempo fa il vescovo Gerardo Antonazzo parlò di Cittadella della Carità, un luogo nel centro di Cassino, un posto in cui, a partire dal lavoro della parrocchia di Sant'Antonio, si sarebbe potuto e dovuto fornire sostegno ai bisognosi. Quel sogno sta per diventare realtà, la Caritas "Il pane di Sant'Antonio" sta per aprire i battenti. Sarà un luogo dove trovare amore, sicurezza, aiuto: alimenti ma anche abbigliamento o coperte. Carità e amore alla base di un piccolo cosmo immerso nel cuore della città.
Le raccolte solidali che in questi mesi si sono susseguite e il grande aiuto ricevuto dalle associazioni che spontaneamente hanno deciso di donare le derrate alimentari alla parrocchia hanno permesso di aiutare su due fronti, con i pacchi consegnati e, con i fondi "risparmiati", a supportare le famiglie per pagare qualche bolletta. «La Chiesa c'è, abbiamo una missione e una responsabilità, esserci sempre per chi ha bisogno. Siamo pronti per questa nuova avventura».