Omicidio Mollicone, nuova udienza in ateneo. Oggi in aula la deposizione dei militari in azione poco dopo la terribile notizia del ritrovamento del cadavere di Serena nel bosco dell'Anitrella. Sia di coloro che eseguirono le prime perquisizioni e i primi rilievi, sia di chi purtroppo ne rinvenne il cadavere. Come ricostruito nella trasmissione di Discovery+ - in seconda edizione su Nove anche sabato - l'indagine aperta sulla morte di Serena Mollicone non fu affatto facile sin dall'inizio: prima l'arresto di Belli - poi assolto in tutti i gradi di giudizio - poi i tanti depistaggi.

Le dichiarazioni di Tuzi, nel 2008, sulla presenza di Serena in caserma nel giorno della sua scomparsa, e quella morte classificata come suicidio a cui, però, la famiglia non ha mai creduto. Saranno proprio le registrazioni degli interrogatori del brigadiere - che le parti hanno chiesto di riprodurre in aula - a rappresentare un punto cruciale. Una questione affrontata nella precedente udienza che si è tenuta in ateneo per rispettare i giusti distanziamenti.

Anche la difesa della famiglia Mottola (a processo con Suprano e Quatrale) ha ribadito la volontà di ascoltare gli audio integrali degli interrogatori. «Occorre ascoltare subito le dichiarazioni del brigadiere Santino Tuzi e, al momento opportuno, devono essere ascoltati tutti gli inquirenti che lo ascoltarono e lo interrogarono. Così, finalmente, potremo capire quello che è successo. Qual è la verità. E uscire dagli equivoci» affermano i consulenti dei Mottola.