Condannati a cinque anni e quattro mesi di carcere per droga ed estorsione i fratelli Marco e Gabriele Bianchi, di Artena, già detenuti per la morte del giovane Willy Monteiro Duarte di Paliano, avvenuta nella notte tra il 5 e il 6 settembre 2020 a Colleferro e per la quale saranno processati in Corte d'assise a Frosinone insieme a Mario Pincarelli e Francesco Belleggia il prossimo 10 giugno. II processo che li ha visti sotto accusa per spaccio di stupefacenti tra Velletri, Artena, Lariano e il resto dei Castelli Romani, si è concluso mercoledì scorso con le condanne in primo grado.

Il pm Giuseppe Travaglini aveva chiesto per i Bianchi, assistiti dall'avvocato Massimiliano Pica, 8 anni di reclusione ma il gip ha sentenziato una condanna a 5 anni e 4 mesi. Sei anni e 8 mesi di carcere, invece, è la condanna inferta a Valentino Fabiani, mentre Omar Sahbani, amico storico dei Bianchi e testimone oculare della vicenda di Willy, in questa vicenda ha patteggiato una pena a 4 anni e 8 mesi.

Senza alcun reddito, senza alcuna dichiarazione all'Agenzia delle entrate, ma facevano la bella vita e se ne vantano costantemente sui social. Vestiti firmati, le vacanze a Ponza e a Ventotene, gli orologi costosi, le auto di grossa cilindrata. Per gli inquirenti diretti dalla Procura di Velletri, il gruppo al cui apice figurano i fratelli Bianchi gestiva lo spaccio di stupefacenti.
Un'accelerata alle indagini, probabilmente, è arrivata proprio a seguito dell'arresto dei due fratelli di Artena per l'omicidio di Willy. Gli inquirenti hanno dovuto far fronte a una diffusa ritrosia delle presunte e probabili vittime.

Qualcuno si sarebbe detto spaventato e non credeva che le istituzioni lo avrebbero potuto difendere dalle ritorsioni del gruppo se avesse parlato. Alla fine, però, con gli inquirenti hanno collaborato in molti.
Stando alle accuse, il gruppo capeggiato da Marco e Gabriele Bianchi era per lo più dedito allo smercio di cocaina. La vendeva pura al 75%. Le dosi erano per lo più da 0,4 grammi, che venivano cedute a 40 euro. La droga girava così tanto che permetteva agli spacciatori un tenore di vita piuttosto alto.

Ma a guardare i dati bancari dei due Bianchi, non risultavano esserci versamenti. Conti a zero. Eppure, come si è scoperto dopo il loro arresto, vivevano in una bella villa, giravano in grossi Suv. L'altro ieri la condanna a cinque anni e quattro mesi.