Non poteva avvicinarsi alla moglie. Su di lui pendeva il divieto di avvicinamento. Ma ha raggiunto ugualmente l'abitazione della donna, una quarantaquattrenne. Ha prima preso a pugni e calci il portone della casa, e poi si è scagliato contro di lei, aggredendola sia verbalmente, sia fisicamente.
Per lui, un quarantanovenne residente a Torrice, è scattato l'arresto con le accuse di "maltrattamenti in famiglia, lesioni personali, violazione di domicilio, violazione di provvedimento di allontanamento e del divieto di avvicinamento e violenza privata".

La ricostruzione
Ieri mattina il personale del Nucleo operativo radiomobile – sezione radiomobile del Comando compagnia carabinieri di Frosinone, nell'ambito di un predisposto servizio per il controllo del territorio, finalizzato a prevenire la commissione dei reati in genere, ha arrestato l'uomo sottoposto alla misura cautelare del divieto di avvicinamento alla persona offesa e gravato da analoghe vicende penali), poiché colto nella flagranza dei reati commessi ai danni della moglie.

Con una telefonata al numero di emergenza 112 è arrivata la segnalazione di quanto stava accadendo.
Solo grazie al tempestivo intervento dei militari è stato evitato il peggio. I carabinieri sono subito intervenuti nell'abitazione dove l'uomo, dopo essersi scagliato con calci e pugni sul portone d'ingresso, è entrato all'interno e ha aggredito la moglie. È stato, però, prontamente bloccato dai militari operanti che, contestualmente, lo hanno arrestato.

La donna ha dovuto fare ricorso alle cure del personale medico. Ha riportato una ferita alla mano sinistra, giudicata guaribile in cinque giorni.
L'arrestato, dopo le formalità di rito, è stato trattenuto nelle camere di sicurezza, in attesa dell'udienza per il rito direttissimo.