"La morte non esiste, è solo trasformazione". Era questo il pensiero di Franco Battiato sulla morte, una frase che oggi risuona più forte. Oggi che il cantautore, malato da tempo, si è spento, quelle parole assumono un altro valore. 

Nato a Jonia, il 23 marzo del 1945, l'artista si è spento a 76 anni. La conferma è stata data dalla famiglia che fa sapere che le esequie si terranno in forma strettamente privata nella mattinata di domani nella chiesetta all'interno della villa del maestro, villa Grazia, la casa di Milo che il cantautore catanese aveva dedicato alla madre. Il corpo di Battiato, per un suo preciso volere, sarà cremato e le spoglie ritorneranno a villa Grazia.

Bandiera bianca, Cuccurucucù, Centro di gravità permanente, La Cura. E un elenco infinito di successi che hanno fatto la storia della musica italiana. In realtà Battiato non è solo un cantautore, è stato anche tante altre cose. Regista di film, autore di opere lontane dagli stereotipi classici, pittore, generoso benefattore di giovani musicisti al cui appello non ha mai saputo né voluto resistere, autore di canzoni per altri e soprattutto per tante voci femminili che ha coltivato come un'arte a se stante, da Alice a Milva.

Oggi se ne va un pezzo di storia del nostro Paese, non solo per la musica.