L'odio social, l'hate speech, sta diventando la cifra, quasi un genere letterario, che caratterizza molte, troppe, delle interazioni virtuali. Un tritacarne in cui finiscono spesso i personaggi pubblici, specialmente i politici. Matteo Salvini è una delle vittime "preferite" degli haters che ieri hanno dato l'ennesima prova della deriva del dibattito sui social network.

«Io sono perché ognuno possa esprimere liberamente il suo pensiero, qualunque sia: non mi piacciono censure e bavagli. Ma in questi giorni mi sembra che i "democratici, tolleranti, e pacifisti" stiano superando ogni limite. Sbaglio?». Questo il commento pubblicato ieri alle 17, sui suoi profili social, dal leader della Lega Matteo Salvini con tanto di screenshot di un altro post.

Post pubblicato qualche ora prima su Instagram e che porta la "firma"di un giovane ciociaro, un ventitreenne di Ferentino. Parole minacciose e offensive anche nei confronti dei figli e della compagna: "A Salvini gli devono piazzare una bomba che gli fa saltare in aria la casa... Così si cuce la bocca su certe tematiche, sto fascista..."

DA NON PERDERE!

Tutti gli approfondimenti su questo argomento sono disponibili nell'edizione odierna, in edicola o nella versione digitale di Ciociaria Oggi.

EDICOLA DIGITALE: Approfitta dell'offerta, un mese a soli € 0.99