Verifiche dei carabinieri del Nas sui servizi di cura a disabili e anziani ospitate nelle strutture. I controlli hanno riguardato l'adozione di misure per la riduzione del contagio da Covid-19, anche sulla scorta dell'ordinanza del ministero della Salute che consente le visite dei familiari.

Nella prima decade di maggio è stata realizzata, d'intesa con il ministero della Salute, una campagna di controlli condotta in tutta Italia: verificate 572 strutture sanitarie e socio-assistenziali, con 141 irregolarità, pari al 25%.

Contestate 197 violazioni penali ed amministrative, per un valore di 43.000 euro, segnalate all'autorità giudiziaria 36 persone più 136 alle autorità amministrative.

Tra Latina e Frosinone, i militari del Nas hanno effettuato 23 ispezioni, rilevando a carico di 18 strutture ricettive per anziani diverse irregolarità. In una struttura, il titolare ha omesso di applicare il documento di valutazione dei rischi, anche in riferimento al Covid.

In 16 strutture, i rappresentati legali hanno impiegato, per l'assistenza agli anziani, personale non sottoposto alla vaccinazione contro il Covid-19 nonché hanno mantenuto strutture assistenziali in carenza di requisiti organizzativi e professionali (impiego di personale privo della qualifica di Oss, ospitato personale in soprannumero, mancata redazione e/o possesso di piani di assistenza individuali, turni di servizio).

In un caso il titolare ha omesso di applicare le procedure di autocontrollo e mantenuto in esercizio la struttura in carenza dei requisiti organizzativi. Contestate violazioni amministrative per circa 2.000euro. Le irregolarità sono state riscontrate 16 in provincia di Latina e 2 in Ciociaria, ad Alatri e Cassino.