Il coprifuoco potrebbe slittare tra una settimana alle 23. È questa la richiesta dei partiti di governo di centro-destra che spingono per un allentamento delle misure.
Una scelta non facile quella del Governo Draghi, tenuto conto delle resistenze in tal senso espresse pure dal ministro della Salute Roberto Speranza, che vorrebbe temporeggiare qualche giorno ancora.
C'è chi nota che gli effetti delle riaperture del 26 aprile saranno manifesti nella prossima settimana. Perciò, prima di decidere in tal senso, si vorrebbe attende l'esito del monitoraggio della prossima settimana. I più prudenti vorrebbero evitare un prolungamento, anche se di un'ora soltanto, del coprifuoco alla cieca. Anche alla luce degli assembramenti sui litorali dello scorso fine settimana e delle risse notturne oltre l'orario del coprifuoco nelle grandi città.
Ieri è stata la ministra Mariastella Gelmini a spingere sull'acceleratore per allentare la morsa sulle misure restrittive: «Coprifuoco almeno alle 23 a partire dal 17 maggio», ha incalzato il Governo il responsabile degli Affari Regionali. Nella cabina di regia chiamata a valutare i provvedimenti da inserire nel decreto Sostegni, la Gelmini ha sollevato apertamente il problema coprifuoco.
«Il Governo si era impegnato a rivedere il calendario delle riaperture a metà maggio e poiché la data è arrivata dobbiamo discuterne entro la fine di questa settimana», è l'opinione dell'esponente di Forza Italia.
Da Palazzo Chigi è arrivata pronta la precisazione: «oggi (ieri, ndr) non è stata convocata alcuna cabina di regia tra le forze di maggioranza per discutere di modifiche al decreto Covid o di riaperture».
Tuttavia la Gelmini, spalleggiata dai ministri Giancarlo Giorgetti (Lega) allo Sviluppo economico ed Elena Bonetti (Italia Viva) della Famiglia ha insistito per affrontare con urgenza la questione. Tra i temi da affrontare anche le aperture dei centri commerciali nei fine settimana. Favorevoli a discuterne anche il movimento 5 Stelle e il Pd, pronto a legare le riaperture ai numeri del contagio e all'andamento della campagna vaccinale. Il presidente Mario Drgahi sarebbe disponibile, secondo indiscrezioni, a valutare al massimo le 23 come nuovo orario del coprifuoco, sempre dopo attenta valutazione del monitoraggio.