Mantenere in perfetto stato le strade, attivarsi per la loro manutenzione e cura è cosa necessaria e, se fatta con criterio e rispetto dei tempi, diventa encomiabile. Ma se la cura significa fare e poi disfare, allora nell'ingranaggio dell'organizzazione c'è qualcosa che non va.

Stavolta sotto la lente sono finiti i lavori di completamento dell'intervento di posa della fibra in territorio di Atina. Da più di un anno un tratto della provinciale 259 che dal centro abitato di Atina superiore prosegue verso la contrada di Capo di China, è interessata dai lavori per la sistemazione della fibra, operazione eseguita da una potente fresa e dopo lo scavo il tutto fu ricoperto e tappato con un cemento rosa.

Finalmente, quando l'emergenza Covid-19 allentò la morsa, la lunga ferita fu sistemata con una nuova stesa d'asfalto che, a detta di tutti (nessuno escluso) era peggiore dello scasso: il nuovo asfalto non aveva aderito come doveva su quello preesistente creando buche e rattoppi che le piogge e il gelo invernale finirono per peggiorare.

Lamentele furono mosse all'indirizzo della Provincia di Frosinone che, però, fece sapere che erano ben consci del problema e che le numerose lettere di diffida spedite alla ditta intese a ripristinare la viabilità così come era prima dei lavori, non stavano sortendo apprezzabili risultati. Non solo. Ma dopo Pasqua, in alcuni punti precisi e delimitati, è stato riaperto l'asfalto per ulteriori lavori in profondità, asfalto subito richiuso. Fino a martedì della scorsa settimana, quando, alle prime ore del giorno solerti operai sono giunti sul posto e, preparate le attrezzature, hanno iniziato a disegnare la striscia bianca che delimita la carreggiata sul lato interessato ai lavori: operazione dovuta visto che lo scasso dei mesi passati aveva mandato tutto all'aria.

Ma è ciò che accade il giorno successivo che ha dell'incredibile. Sempre di buon mattino, è arrivata un'altra squadra di operai, stavolta attrezzata di tutto punto per asfaltare la parte di carreggiata interessata ai lavori della fibra. Risultato? La linea bianca è rimasta sull'asfalto solo 24 ore. Ora toccherà di nuovo ridisegnarla.