In tanti avevano pensato che la pandemia ci avrebbe resi diversi, migliori. Forse le cose non sono andate come avrebbero dovuto. Così capita che, dopo oltre un anno di emergenza sanitaria con una pandemia che sta sfiancando un mondo intero, si verifichi una brutale aggressione in pieno centro. Sabato sera è stato un incubo per dei giovani, delle coppie di ventenni a passeggio in piazza Diamare, due chiacchiere e qualche risata.
All'improvviso un gruppo di giovanissimi si è fatto avanti, sono partiti apprezzamenti poco gradevoli all'indirizzo di una delle ragazze. Prima la decisione di usare indifferenza, nella speranza forse che tutto si sarebbe risolto come un episodio fastidioso, poi però di fronte a una certa insistenza, uno dei ragazzi si è fatto avanti per difendere la fidanzata. D'improvviso, calci, pugni, urla e una bottiglia spaccata. Spunta una pistola, poi si scoprirà che era una scacciacani. Il caos ha attirato l'attenzione di residenti e altre persone a spasso, erano circa le 22.
Immediata la chiamata al 113 e al 118. Gli agenti del Commissariato guidato dalla dottoressa Giovanna Salerno sono giunti sul posto, così pure l'ambulanza.
Dei presunti aggressori non c'era traccia, il ragazzo ferito però era lì. È stato soccorso e trasportato al Pronto soccorso del Santa Scolastica per le cure del caso. Per lui una prognosi di qualche giorno.
Immediate le operazioni di ricerca avviate dagli agenti, alcuni ragazzini sono stati rintracciati e, grazie all'attività investigativa operata con attenzione, i poliziotti sono riusciti a risalire all'identità anche di altri membri della combriccola. Tutti giovanissimi, minorenni dai 14 ai 17 anni.
Un episodio che ha lasciato senza parole l'intera città. Fin dai momenti successivi all'aggressione i social si sono riempiti di commenti, post e le chat di WhatsApp si sono infiammate. La paura dei genitori è tanta, ma anche quella di tutti gli altri cittadini che sono rimasti scioccati da quanto accaduto in centro. Sconvolti i residenti per tale violenza nel cuore di Cassino e a pochi metri da una delle chiese principali.
Tante le reazioni, tra queste arriva la solidarietà di Danilo Evangelista: «Esprimo la mia solidarietà e un augurio di pronta guarigione alle persone aggredite. Cassino non può essere il Bronx, questo episodio è l'ennesima dimostrazione che la nostra città ha bisogno di più sicurezza.
Basta chiacchiere politiche, la classe politica agisca realmente con azioni concrete e con quanto da noi di Identità Cassinate proposto».
Ad intervenire anche il consigliere d'opposizione Luca Fardelli: «Una città colpita. L'episodio di ieri, relativo alla rissa tra giovani, deve costituire un grido d'allarme sul quale non possiamo fare finta di niente. Serve un richiamo al rispetto delle regole un richiamo al rispetto della legge in cui tutti dovrebbero essere parte attiva. È opportuno che il sindaco convochi subito il comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica ed emani nuove misure di controllo a partire già dal prossimo fine settimana».
Ieri mattina tante le persone in piazza Diamare, mentre in chiesa si celebravano le prime comunioni e c'erano bambini in saio bianco che correvano sul sagrato in uno dei giorni più gioiosi della loro vita, tutti commentavano quanto accaduto. E sotto quella nuvola bianca di risate e fiorellini tra i capelli, le macchie di sangue sulla pavimentazione erano lì a ricordare un'altra pagina buia di Cassino. «C'è qualcosa che non va - commenta un papà - si vive con il terrore che ai nostri ragazzi possa accadere qualsiasi cosa. I giovani non riescono più a scindere tra realtà e telefilm. Questo fenomeno va preso in considerazione e attenzionato da chi di dovere».
Le indagini della Polizia procedono, gli agenti stanno cercando di rintracciare e identificare tutti i presenti.
Sono stati interessati la Procura della città martire e il tribunale dei Minori di Roma.