Sono gli ultimi giorni della presenza della Dhi a Trisulti, rimasta chiusa al pubblico anche in questo primo fine settimana di maggio. La direzione generale del Mibac ha infatti consegnato a Benjamin Harnwell l'ordinanza di sgombero, con l'obbligo di lasciare la certosa entro sabato 15. Si avvia dunque alla conclusione la tormentata gestione della Dhi, contestata e finita più volte nel mirino della critica, anche per il progetto (mai decollato, in verità) di creare all'interno di Trisulti una scuola del pensiero sovranista finanziata da Steve Bannon.

L'addio ufficiale fa seguito alla sentenza del Consiglio di Stato dello scorso 15 marzo, quando i giudici romani sconfessarono la precedente sentenza del Tar, che andava a favore di Harnwell, accogliendo il ricorso dell'allora Mibact e di 11 associazioni del territorio contro la conduzione della Dhi.

Nel frattempo, i funzionari del Mibac stanno eseguendo una precisa ricognizione di tutti i beni di Trisulti, documentando eventuali danni o ammanchi (speriamo non ce ne siano) a quello che è un patrimonio di tutti, religioso e storico. E nel caso in cui la Dhi opponesse ancora resistenza? A quel punto scatterebbe la procedura dello sgombero coatto con l'ausilio della forza pubblica, ma sarebbe l'extrema ratio di tutta la vicenda. Un'ipotesi che, comunque, appare lontana, leggendo anche il biglietto affisso sul portone d'ingresso alla Certosa e che parla di prossima "riconsegna" della stessa nelle mani del Ministero.

La domanda che segue a tutto ciò va da sé: quale futuro attenderà Trisulti? Molto attivo, su questo fronte, è il sindaco di Collepardo, Mauro Bussiglieri, che ha incontrato la dirigenza del Ministero per fare il punto della situazione ed iniziare ad elaborare la "road map" del domani. Sempre Bussiglieri ha avuto modo di colloquiare anche con il vescovo diocesano, monsignor Lorenzo Loppa, per consentire il ripristino della celebrazione della messa a Trisulti: un primo passo verso quella normalità che, a Trisulti, si era persa.

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