È andato via come ha sempre vissuto: in punta di piedi.
Renato Sponzilli a settembre avrebbe compiuto 72 anni. Una figura chiave nella sanità del Basso Lazio.
Nell'Azienda Sanitaria di Frosinone ha ricoperto ruoli chiave come quello di coordinatore sociosanitario.
È stato altresì direttore della struttura di psicologia del dipartimento di salute mentale. Ma ha ricoperto pure il ruolo di direttore generale della Asl di Latina, dal 2011 al 2014.
Uomo di poche parole e di tanta sostanza, consapevole che la sanità è una materia particolare e delicata, nella quale servono i fatti. Non gli impegni a futura memoria.
La notizia della sua morte ha fatto rapidamente il giro della provincia di Frosinone. Lo conoscevano tutti, anche per i suoi trascorsi sindacali e politici.
La nota della Asl
L'Azienda Sanitaria Locale di Frosinone, «appresa la triste notizia della scomparsa del dottor Renato Sponzilli», ha voluto esprimere «il suo profondo cordoglio». E in una nota ha sottolineato: «Oltre al legame professionale, la Asl ricorda il legame affettivo con il dottor Renato Sponzilli: un dipendente storico della nostra Asl. Il dottor Sponzilli ha ricoperto, per molti anni, l'incarico di direttore della nostra struttura complessa di psicologia del dipartimento di salute mentale. Con questo sentimento la Asl porge le sue condoglianze più sentite alla famiglia e si stringe con un abbraccio alla nostra collega, la dottoressa Daniela Pezzella».
De Angelis commosso
«Gli volevo bene. Tanto». Francesco De Angelis non trattiene la commozione. Con Renato Sponzilli un legame vero, durato una vita intera. Il presidente del Consorzio Asi e leader di Pensare Democratico ha scritto: «Ci ha lasciato Renato Sponzilli, per anni una figura importante della nostra sanità. E della sanità di tutto il Basso Lazio. La buona sanità, a cui ha dato tantissimo». Aggiungendo: «Abbiamo collaborato per moltissimi anni e con lui ho mosso i primi anni in Regione. Ci legava un rapporto fortissimo, che andava al di là del lavoro e della politica. Una persona colta, competente, gentile nell'animo, ma anche ironica e di grande compagnia. Una persona a cui ho voluto un mondo di bene». Quindi l'ultimo pensiero: «Ciao amico mio, mi mancherai tantissimo. Ora mi viene solo da piangere».
Il pensiero di Pallone
Nel 2011 Renato Sponzilli fu chiamato a dirigere l'Azienda Sanitaria di Latina. A consigliare il suo nome a Renata Polverini fu Alfredo Pallone, coordinatore regionale del Popolo delle Libertà. Il quale afferma: «Renato Sponzilli era un grande professionista e il sottoscritto, in tutta la sua carriera politica, ha sempre guardato il merito e mai le tessere di partito. Per questo motivo all'epoca ho suggerito il suo nome. E devo dire che fece un lavoro straordinario. Da professionista di primo livello quale era. Un uomo intelligente, preparato e competente. La notizia della sua morte mi ha profondamente rattristato».
L'amicizia di Ferrara
Marco Ferrara non nasconde il dolore. L'ex capo ufficio stampa della Asl di Frosinone ha condiviso tutto con Renato Sponzilli. Ed è lui a tratteggiarne la figura e la vita. Nota: «Come giovane sindacalista aveva un altro passo. Guardava avanti, sempre. E nel Partito Socialista di allora Bettino Craxi lo scelse come referente del dipartimento Sanità. Una sottolineatura: quando andò a dirigere (brillantemente) la Asl di Latina esportò anche una sorta di modello. Era la prima volta che un ciociaro si misurava in una sfida del genere.
E lui dimostrò sul campo di essere bravo e competente».
Renato Sponzilli è stato dirigente nazionale del settore Funzione Pubblica della Cgil. Ricorda Marco Ferrara: «Correva l'anno 1982 quando arrivò a Frosinone. Con un compito preciso: rilanciare la sanità. La Cgil lo aveva indicato come commissario. Quanti ricordi. Con noi c'erano anche esponenti del calibro di Giuseppe Caruso, Francesco Notarcola, Antonio De Santis, Eros Sbardella. Dopo poco tempo riuscimmo ad avere migliaia di iscritti. Allora c'erano 10 Usl. Per tre tornate elettorali di seguito la Cgil ottenne la maggioranza assoluta dei seggi nelle rsu. Successivamente Bruno Trentin, allora segretario nazionale della Cgil, lo chiamò a Roma nella segreteria nazionale della Cgl.
Affidandogli il compito di guidare la delegazione trattante con il Governo per il rinnovo dei contratti relativi alla sanità e al pubblico impiego».
Nel Psi Renato Sponzilli è stato dirigente nazionale.
Dal punto di vista professionale Renato Sponzilli era psicologo e psicoterapeuta. Sempre Marco Ferrara: «Aveva una preparazione straordinaria. Peraltro, come coordinatore sociosanitario, Sponzilli ha immaginato una buona parte di sanità del futuro».