Ieri il sindaco Arturo Gnesi, in perfetta solitudine, si è recato in località Pietra la Spina per deporre una corona di alloro in ricordo della famiglia fucilata nel 1944 in una rappresaglia delle forze alleate perché ingiustamente sospettata di avere coperto la fuga dei tedeschi.
«Quattro persone furono uccise -spiega il primo cittadino - i loro corpi vennero conservati nell'oscurità di una grotta per poi essere tumulati, alcuni mesi, dopo nel cimitero del paese. È un gesto di riconciliazione con il passato, un modo per esprimere solidarietà alle vittime civili della guerra. Non furono le sole di quei mesi tra il 1944 e il 1945, altri caddero sotto il fuoco degli invasori tedeschi, altri subirono le vessazioni dei fanatici fascisti mentre le donne subirono l'onta della violenza e delle barbarie delle truppe marocchine agli ordini del generale francese Juin».