Il 31 marzo è stato condannato a otto anni per tentato omicidio, favoreggiamento della prostituzione, porto abusivo di un'arma e ricettazione della stessa. Julian Maloku, 39 anni, albanese, difeso dagli avvocati Giampiero Vellucci e Riccardo Masecchia, ha ottenuto gli arresti domiciliari dove potrà iniziare a scontare la pena.

Il 9 dicembre 2019, Maloku, dopo aver ottenuto un appuntamento con Aljbion Abazovski, macedone, 29 anni, gli esplose contro un colpo di pistola, ferendolo gravemente alla testa, tanto da portarlo in coma per diversi giorni. Doveva essere un chiarimento su questioni legate alla prostituzione.

La difesa, nel chiedere la scarcerazione al tribunale della libertà di Roma, ha fatto leva sul fatto che il giorno prima il macedone aveva minacciato la compagna di Maloku che non voleva sottostare alle regole imposte dal macedone. In modo particolare lo scontro era stato originato dallo spostamento della ragazza da una piazzola molto redditizia a un'altra. Secondo la versione dell'albanese, il rivale sarebbe andato a casa della donna sfondando il protone e minacciandola pesantemente. Per questo motivo aveva chiesto un chiarimento l'indomani.

Nel motivare la scarcerazione il tribunale ha ritenuto che l'azione di Maloku, ancorché violenta e sproporzionata, e connotata da indubbia gravità ha trovato origine nella volontà dello sparatore di tutelare l'incolumità della propria compagna.