Non siamo ancora al restyling, ma vedere l'area dei Piloni pulita da erbacce e rifiuti è già un piccolo sollievo per la vista. Ieri, una ditta incaricata dal Comune ha pulito tutte le arcate per le ultime attività prodromiche necessarie per la bonifica.

Entro fine mese sia la transazione, propedeutica per l'avvio delle procedure di riqualificazione, sia il progetto esecutivo (mancano solamente alcune autorizzazioni) della riqualificazione dei Piloni e di largo Turriziani saranno realtà. Due tappe fondamentali stanno per completarsi. C'è ancora da attendere pochi giorni e l'atto transattivo, che consentirà al Comune di Frosinone di tornare in possesso dell'area dei Piloni per procedere alla bonifica e alla riqualificazione, sarà firmato.

Il documento ha ultimato i suoi passaggi negli uffici comunali ed è pronto ad essere sottoscritto. I termini dell'accordo transattivo sono quelli concordati nelle riunioni che si sono svolte nel 2019: riconoscimento del Comune al concessionario della cifra di 126.000 euro a titolo di ristoro delle spese sostenute e documentate per lavori, indagini, prove, progettazioni e mantenimento del sito in sicurezza; pagamento della cifra in tre annualità.
Il progetto, strategico per l'amministrazione Ottaviani e fondamentale per il piano di gestione "Frosinone Alta", prevede l'utilizzo dei volumi esistenti, senza l'aggiunta di un solo metro cubo in più.

Le arcate storiche saranno recuperate, messe in sicurezza e valorizzate. La cartolina storica della città potrà diventare davvero "a colori" solo se vissuta appieno, sette giorni su sette, come nelle intenzioni dell'amministrazione: mediante una manifestazione d'interesse, gli spazi saranno assegnati agli operatori privati: questi ultimi, dunque, gestiranno autonomamente ogni singolo volume, anche attraverso il coworking, per abbattere i costi fissi.