Ancora problemi con la connessione internet nel borgo.
Il sindaco Antonio Iannetta esasperato e indignato: «Non sono trascorsi 30 giorni dall'ultimo episodio, in cui l'ufficio postale è rimasto chiuso per dieci giorni. La chiusura per un tempo così prolungato non può che causare enormi disagi ai cittadini del paese primi fra tutti i numerosi anziani ma anche alle imprese. A farne le spese, sono come sempre i residenti - tuona il sindaco - Sono tre giorni che l'ufficio non eroga alcun servizio, perché manca la connessione internet».

Dalle verifiche fatte dal sindaco, a provocare il disservizio, sarebbe la gestione degli interventi di riparazioni nell'armadio contenente gli impianti di telecomunicazioni. «Armadio di recente installazione (2020) fortemente richiesto da diversi anni dall'amministrazione  - spiega il sindaco - lasciato spesso incustodito dai vari operatori della stessa Telecom e dalle varie ditte che hanno l'affidamento dell'appalto concesso dalla stessa Telecom.

Nei giorni scorsi mi sono recato sul posto e ho chiesto a un operatore chiarimenti circa la natura dell'intervento che stava eseguendo e a quale ditta appartenesse.
L'operatore non ha voluto dare alcuna risposta, fino a quando è intervenuta la polizia locale, spiegando di essere stato comandato alla riparazione di 2 guasti di utenze private. Di queste due utenze, una è stata ripristinata, mentre l'altra, guasta da circa 30 giorni, non è stata a tutt'oggi ripristinata. L'ufficio postale negli ultimi mesi è troppo spesso vittima dell'assenza di connessione a internet. Qualcuno ha ipotizzato possa trattarsi di "boicottaggio"».

Il sindaco si interroga: «Perché Poste Italiane rimane inerte di fronte al susseguirsi di tali disservizi forniti dell'operatore telefonico prescelto? È corretta la gestione delle riparazioni in questa maniera? - e conclude - È mai possibile che oggi i responsabili di importanti disservizi alla collettività non sono mai perseguiti e che è sempre e solo l'utenza a pagarne le spese?».