Sono stati 13.844 i nuovi casi ieri in Italia. Sale quindi a 3.904.899 il numero di persone che hanno contratto il virus dall'inizio dell'epidemia. I decessi sono stati 364, per un totale di 117.997 da febbraio 2020. Le persone guarite o dimesse sono complessivamente 3.311.267. Gli attualmente positivi risultano essere 475.635. I tamponi totali (molecolari e antigenici) sono stati 350.034. Il tasso di positività è al 4%. Il trend è in discesa: siamo lontanissimi dal picco di 26.000 nuovi casi toccato il 12 marzo. Nel Lazio 1.161 nuovi casi su oltre 33.000 tamponi effettuati (16.000 molecolari e 17.000 antigenici). I decessi sono stati 52. E si contano anche 2.539 guariti.

Rileva l'assessore regionale alla sanità Alessio D'Amato: «Aumentano i casi e i decessi, mentre diminuiscono i ricoveri e le terapie intensive. Il rapporto tra positivi e tamponi è al 6%. Ma se consideriamo anche gli antigenici la percentuale è al 3%». Il Consiglio dei ministri ha dato il via libera al nuovo decreto sulla road map delle riaperture. Il premier Mario Draghi ha detto no allo spostamento del coprifuoco alle ore 23 e la Lega si è astenuta. Il limite delle 22 resterà in vigore almeno fino al primo giugno. Poi si vedrà sulla base dell'a ndamento della pandemia.

Ma su questo è arrivata una precisazione di Palazzo Chigi: nel decreto non sono previste date di scadenze del coprifuoco. Il decreto approvato dal Consiglio dei ministri prevede, fra le altre cose, anche il prolungamento dello stato di emergenza al 31 luglio. È evidente che la posizione della Lega rappresenta un segnale chiaro. Il premier Mario Draghi non ha nascosto la sua irritazione per l'astensione del Carroccio.