Il Lazio potrebbe tornare in zona gialla da lunedì 26 aprile. Un colore che inprovincia di Frosinone manca da quasi due mesi (cinquantasei giorni per l'esattezza). La Ciociaria dal primo marzo è stata in zona arancione. Poi rossa per tresettimane. E quindi nuovamente arancione, con tutto il Lazio. Il passaggio in giallo dell'intera regione è altamente probabile stando almonitoraggio dellascorsa settimana e all'andamento della curva epidemiologica. Sono diverse le Regioni che potrebbero passare nella fascia più bassa: oltre al Lazio, l'Abruzzo, l'Emilia Romagna, il Friuli Venezia Giulia, la Liguria, la Lombardia, le Marche, il Piemonte, la Toscana, l'Umbria e il Veneto. Oltre alle province di Trento e Bolzano. L'ufficialità della decisione arriverà domani, ma i segnali sembrano andare tutti in questa direzione.
Anche Molise, Calabria e Siciliasperano nella zona gialla, ma i parametri lasciano pensare che alla fine possano rimanere nell'area arancione. Mentre in zona rossa dovrebbero restare Puglia, Sardegna e Valle d'Aosta. Nel Lazio, secondo le rilevazioni della settimana scorsa, Rt (l'indice di trasmissibilità) è sceso fino a 0.79. Ricordiamo che con un indice Rt compreso tra 1 e 1.25 scatta automaticamente la zona arancione e sopral'1.25 quella rossa. Il tasso di incidenza settimanale dei nuovi casi ogni 100.000 abitanti è di 180, ampiamente al di sotto quota 250. Sopra la quale invece scatta automaticamente la zona rossa. E l'ultima classificazione del rischio era "moderata".
Cosa cambierebbe
Nella fascia gialla, oltre alla riapertura dei ristoranti e dei bar all'aperto, sono consentiti gli sport da contatto, sempre all'aperto. Riaprirebbero altresì cinema, teatri, musei e mostre. Tra le regioni in fascia gialla gli spostamenti sono liberi. Ed è proprio su questo punto chec'è una differenza con le regioni in area rossa e arancione. Se ci si sposta per lavoro, salute e urgenza, allora basta l'autocertifi cazione. Se invece si viaggia per turismo, oltre alla certificazione, è importante avere il "certificato verde", quello che cioè attesta di aver effettuato la vaccinazione, di essere guariti dal Covid oppure di aver effettuato un tampone negativo nelle quarantotto ore precedenti. Bisogna altresì ricordare, che dal 1° maggio si potrà andare in quattro, oltre ai figli minori, a trovare parenti e amici. Il 15 maggio riapriranno le piscine e il 1° giugno le palestre. Sempre il 1° giugno riaprono i ristoranti anche al chiuso. A pranzo.
La situazione
Ieri 94 nuovi casi in provincia di Frosinone. Su 1.936 tamponi effettuati. Per un tasso di positività del 4,8%, in diminuzione. Ci sono stati anche 150 negativizzati, persone che cioè hanno superato la malattia. Si è registrato 1decesso:unuomo di 74 anni di Sora. Dei 94 contagi, 13 a Frosinone, poi 6 in ognuno di questi Comuni: Alatri, Anagni, Castro dei Volsci, Veroli.
Quindi 5 nuovi casi a Ceccano, 4 a Ferentino, 4 a Sant'Elia Fiumerapido. Proseguendo, 3 contagi in ciascuno dei seguenti centri: Cervaro, Isola del Liri, Pastena, Piedimonte San Germano. Quindi 2 nuovi contagi in ognuno di questi Comuni: Morolo, Pofi, Pontecorvo, Supino. Infine 1 nuovo caso ad Aquino, Ausonia, Boville Ernica, Cassino, Ceprano, Esperia, FontanaLiri, MonteSan GiovanniCampano, Pico, Pignataro, Ripi, San Giovanni Incarico, San Vittore del Lazio, Santopadre, Strangolagalli, Torrice, Vico nel Lazio, Villa Santa Lucia.
Il trend
Siamo nella sessantesima settimana dall'inizio della pandemia in provincia di Frosinone. Il primo caso fu registrato il due marzo 2020. Da allora sono passati 416 giorni. Il diciannove aprile 44 casi, il venti 81, il ventuno 94. Per un totale di 219 e una media giornaliera di 73 positivi. Nella cinquantanovesima settimana era andata in questo modo: 35 casi il dodici aprile, 82 il tredici, 109 il quattordici, 71 il quindici, 60 il sedici, 80 il diciassette, 87 il diciotto. Per un totale di524 nuovi casi. E una media giornaliera di 74,85. La cinquantottesimasettimana: 66 casi il cinque aprile, 31 il sei, 99 il sette, 159 l'otto, 95 il nove, 114 il dieci, 111 l'undici. Un totale di 675 contagi: 96,42 ogni ventiquattro ore. La settimana numero cinquantasette: 60 casi il ventinove marzo, 124 il trenta, 149 il trentuno, 177 il primo aprile, 149 il due, 100 il tre, 122 ilquattro.
Per un totale di 881 nuovi contagi: media di 125,85 al giorno. Queste le medie delle ultime settimane: 192,57 nella cinquantaduesima, 226,71 nella cinquantatreesima, 247,7 nella cinquantaquattresima, 191,71nella cinquantacinquesima, 149,29 nella cinquantaseiesima, 125,85 nella cinquantasettesima, 96,42 nella cinquantottesima, 74,85 nella cinquantanovesima. Poi ci sono le medie mensili dei contagi:13,8 casi al giorno a marzo 2020, 7,63 ad aprile, 0,83 a maggio, 0,46 a giugno, 0,35 a luglio, 5,16 ad agosto, 7,43 a settembre, 113,8 a ottobre, quando i nuovi casi sono stati 3.528. Il boom a novembre, con 6.588 contagiati. Per una media di 219,66 ogni ventiquattro ore.
A dicembre 3.468 contagi, per una media giornaliera di 111,87. A gennaio 2021 i contagi in totale sono stati 3.144, per una media giornaliera di 101,42. A febbraio 3.526 nuovi casi, per una media giornaliera di 125,92.
A marzo 2021 i contagi sono stati 6.063, per una media quotidiana di 195,58. Ad aprile 1.966 nuovi casi in ventuno giorni, per una media di 93,61 ogni ventiquattro ore. Ad aprile in ventuno giorni ce ne sono stati 71, per una media di 3,38 ogni ventiquattro ore. Questo l'andamento completo: 25 decessi a marzo 2020, 23 ad aprile, 2 a maggio, 8 a giugno, poi 0 sia a luglio che ad agosto, 1 a settembre, 9 ad ottobre. Quindi l'impennata: 100 a novembre, 98 a dicembre, 73 a gennaio 2021, 73 a febbraio, 100 a marzo, 71 ad aprile. A questi però ne vanno aggiunti altri 10, secondo i dati ufficiali comunicati dalla Asl ieri. Nel 2020 i decessi sono stati 266, nel 2021 invece sono 317. Nel 2020 i contagi sono stati 14.681. Nel 2021 sono 14.677. Ma al computo totale vanno aggiunti gli ulteriori 1.040 contagi che risultano nei dati che la Asl di Frosinone invia quotidianamente alla Regione Lazio.
Poi c'è l'incidenza settimanale di nuovi casi ogni 100.000 abitanti. Negli ultimi sette giorni ci sono stati 517 contagi. L'incidenza è di 108,38. Ampiamente al di sotto della soglia di 250, al di sopra della quale scatta in automatico la zona rossa. Tanto per avere un termine di paragone, nella settimana del picco (2-8 novembre), l'incidenza era stata di 428,51. Nel periodo 26 febbraio-4 marzo la Asl di Frosinone aveva rilevato 1.330 nuovi casi positivi. Per un tasso di incidenza settimanale pari a 299 casi per 100.000 abitanti. Dal 27 febbraio al 5 marzo i casi erano stati 1.493, con un'incidenza di 312,99 ogni 100.000 abitanti, dal 6 al 12 marzo erano saliti a 1.738 e incidenza a 364,36. Dal 13 al 19 marzo i casi sono stati 1.500, con un'incidenza di 314,46. Da sette giorni il numero dei nuovi contagiati in Ciociaria rimane sotto quota 100.E anche la curva dei decessi flette. Insomma, la situazione è in miglioramento. Ma la Asl invita a mantenere alta la concentrazione. E il messaggio del manager Pierpaola D'Alessandro è chiaro: «Non abbassiamo la guardia. Il contrasto al virus deve continuare con determinazione».
Il fronte delle vaccinazioni
Prosegue la campagna di profilassi. In provincia di Frosinone sono state somministrate 112.889 dosi di vaccino. E più di 34.000 persone hanno completato l'intero percorso della profilassi, con due dosi. Nel Lazio la situazione è quella descritta dall'assessore alla salute Alessio D'Amato, che rileva: «Nel Lazio è stata superata la soglia del 1.600.000 somministrazioni e nella giornata odierna (ndr: ieri per chi legge) oltre 30.000. Una persona su quattro della popolazione ha giàricevuto laprimadose divaccino anti Covid. Il piano di prenotazione proseguirà nei prossimi giorni tenendo contodella categoria 4 (persone con comorbidità under 60) e delle fasce di età under 60. Nei prossimi giorni verranno rese note tutte le modalità operative per le prenotazioni sui canali di Salutelazio».
In Ciociaria le prenotazioni hanno raggiunto quota 85.153, nel Lazio sono 1.165.695. Il 22,5% della popolazione del Lazio ha ottenuto la prima dose, il 9,5% anche la seconda. È quanto comunica l'Unità di Crisi Covid-19 della Regione Lazio. Che rende nota anche la copertura vaccinale dei cittadini prenotati per fasce di età: over 80 il 97,81% con prima dose e 70,51% con seconda dose; 70/79 anni il 61,01% con prima dose e il 12,88% con seconda dose; 60/69 anni il 57,51% con prima dose e il 12,75% con seconda dose. Poi c'è la categoria degli "estremamente fragili". Su un totale di 84.621 pazienti che rientrano in questa categoria nel Lazio, il 70% ha già ricevuto la prima somministrazione (58.610 persone). Mentre sono 25.143 le persone che hanno completato il percorso vaccinale con la seconda dose. D'Amato spiega: «Verranno tutti completati entro la fine del mese di aprile». Dalla mezzanotte di venerdì 23 aprile partiranno le prenotazioni per 5 nuovi hub vaccinali della Regione Lazio: Porta di Roma, La Vela, Cinecittà Studios, Quirino Majorana, Valmontone Outlet.
Prenderanno il via oggi le attività di vaccinazione riservate alla Polizia Penitenziaria e i detenuti degli Istituti di pena di tutto il territorio regionale.