«C'è una parte del Paese che non ce la fa più. Una parte importante di Paese reale, che è allo stremo».
Così Guido D'Amico, presidente nazionale di ConfimpreseItalia.

Spiega: «Dobbiamo renderci conto che stanno scendendo in strada a protestare i ristoratori, i commercianti, gli artigiani. E tantissime altre categorie, che da quattordici mesi sono in una difficoltà economica e finanziaria senza precedenti. I nervi sono saltati, questa è la realtà. E dobbiamo capire che le tematiche della sicurezza, delle riaperture e dei ristori viaggiano di pari passo. Lungo lo stesso binario.

Vado oltre e aggiungo: se davvero tutto ruota attorno alle vaccinazioni, allora che si faccia di tutto per avere i vaccini e per procedere alle somministrazioni.
È necessario accelerare. Bisogna procedere alle riaperture in sicurezza. Non si possono aspettare tre o quattro mesi. Acquistare i vaccini deve diventare l'unica priorità. Fra l'altro il nostro Paese è costretto ad inseguire mentre gli altri Paesi europei accelerano».

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