C'è un nuovo "virus con la variante della disperazione" che circola nell'aria, strisciante e sottostimato che rischia di provocare danni maggiori rispetto a quelli provocati dalla pandemia da Covid 19. A questo ancora non è stato individuato un "vaccino", un rimedio.

Infatti continua a diffondersi all'interno del tessuto sociale in forma subdola e crescente, devastando in molti casi irreversibilmente l'economia di molti nuclei familiari ed i bilanci di decine d'imprese locali. È di queste ore la notizia che un'altra decina di ex albergatori titolari di hotel in tre stelle, hanno gettato la spugna e cessato in via definitiva la loro attività andando a sommarsi a quei 7/8 che già lo scorso anno avevano patito la stessa sorte.

Quindi qualche centinaia di posti di lavoro, prevalentemente stagionali, andati ormai perduti per sempre. Un problema serissimo che come il peggiore dei mali sta aggredendo la tenuta sociale della città termale, con tutta una serie di conseguenze che vanno ad impattare ben oltre gli aspetti legati alla pura e semplice intrapresa economica.

In molti casi siamo ormai alla disperazione con gravi ricadute anche sul piano psicologico. La crisi pandemica da Covid-19 e le misure economiche e sanitarie di contenimento hanno avuto e stanno avendo un impatto negativo sotto molteplici aspetti con ricadute anche sulla salute psicologica.

Inoltre l 'aumento dei fattori di rischio fra cui il distanziamento sociale, la restrizione delle libertà personali, il tasso di disoccupazione e la precarietà sono destinate ad aggravare una situazione generale di per se già molto pesante. A conferma l'aumento esponenziale nelle vendite dei psicofarmaci. Davanti ad un quadro del genere non esiste un'amministrazione comunale in grado di porvi rimedio con le proprie forze ed i scarsi mezzi a disposizione.

Come può una classe politica locale arginare da sola lo tsunami che sta investendo Fiuggi? In questi giorni ex albergatori stanno provando a svendere le loro strutture di 30/40 camere a 200/300 mila euro, in alcuni casi anche a meno, con la speranza quasi sempre vana di affrancarle dalle procedure fallimentari e tuttavia costretti ancora ad adempiere agli obblighi legati ad imposte e tasse. Il peggio non è alle spalle, deve ancora arrivare.