Ha tagliato il traguardo dei cento anni il 22 marzo scorso e attendeva di festeggiare anche con il sindaco.
Sindaco che a causa dell'emergenza sanitaria non era riuscito a brindare con lui, Michele Sili, nel giorno del compleanno.

Ma ieri mattina il primo cittadino Angelo Veronesi è riuscito a mantenere la promessa e ha raggiunto l'abitazione del centenario per omaggiarlo. In dono una targa ricordo e anche una torta da gustare insieme ai suoi cari.

Parole di stima rivolte dal sindaco a nonno Michele, come quelle riportate sulla targa: "Uomo ammirevole, semplice e operoso che ha contribuito a costruire la nostra storia, le nostre radici, i nostri valori. Un patrimonio che si propone alle nuove generazioni affinché dalle esperienze del passato si possano migliorare quelle future.

L'amministrazione comunale a nome di tutta la comunità orgogliosamente porge i più fervidi auguri".
Michele classe 1921, sopravvissuto alla guerra per la quale partì dopo solo dieci giorni dal matrimonio.
Sopravvissuto alla malaria. Al fianco dei tedeschi per combattere contro i partigiani. Si vide puntare le armi alla tempia, si salvò gettandosi da un dirupo dentro un fiume. Rischiò persino di essere giustiziato, incappato di nuovo nei partigiani, ma poi graziato. Finita la guerra divenne schiavo di una famiglia greca per anni.
Riuscito poi a scappare tornò dalla sua amata moglie, Grazia, che nel suo cuore ha sempre sperato di poterlo riabbracciare. Racconti di vita che ancora oggi Michele ricorda con le lacrime agli occhi.