«Queste due alluvioni ci stanno mettendo in ginocchio». Lo hanno ribadito all'unisono il sindaco Adolfo Valente e il presidente del consiglio comunale Paolo Fallena partecipando in videoconferenza all'audizione in commissione straordinaria per la tutela del territorio, emergenza e grandi rischi della Regione Lazio, presieduta da Sergio Pirozzi (Fratelli d'Italia).
Gli amministratori atinati si riferivano alle conseguenze della vasta esondazione del fiume Melfa e del torrente Mollarino a metà ottobre scorso che ha elevato ulteriormente il rischio idrogeologico del territorio comunale.

Per il sindaco Valente «la situazione è ormai insostenibile»; l'emergenza riguarda «la manutenzione dei due corsi d'acqua che - ha sottolineato - non ricade sul Comune, fatto che non ha impedito di ricevere decine di denunce con richieste di risarcimento dei danni da parte dei cittadini, ingolfando gli uffici per le pratiche di accertamento danni da seguire».

A rincarare la dose il presidente dell'assise Fallena che ha ricordato di aver denunciato il pericolo di inondazioni in una precedente audizione in consiglio regionale. Ha spiegato come «il Comune sia fermo nel rimpallo di responsabilità tra la Regione e il consorzio di bonifica della Valle del Liri», aggiungendo che «è in atto un importante intervento della Regione Lazio sul fiume Melfa, ma anche di una delega della stessa al consorzio di bonifica con lavori insufficienti o inesistenti».

Il commissario straordinario del Valle del Liri, Stefania Ruffo, ha precisato il ruolo svolto dal consorzio e ha fatto il punto degli interventi realizzati, annunciando che intende ridisegnare la geografia dei corsi d'acqua della Valle del Liri (l'attuale piano è del 2006) avviando una collaborazione con l'Università di Cassino.
Il presidente della commissione Pirozzi ha ribadito che a suo avviso «i Comuni debbano avere la competenza propria sulla manutenzione dei corsi d'acqua rivedendola legge del 1998».

Il consigliere Valerio Novelli (M5s) si è detto disposto alla revisione della legge in questione e ha ricordato che i Comuni sono già presenti nella manutenzione dei corsi d'acqua attraverso i consorzi di bonifica, riconoscendo che il passato ha lasciato una gestione disastrosa e invitando gli amministratori di Atina a una nuova audizione congiunta con la commissione da lui presieduta, cioè ambiente e agricoltura.