Il consigliere di maggioranza al Comune di Settefrati Alessio Apruzzese e il consigliere d'opposizione al Comune di Picinisco Luca Minchella, entrambi di FdI, prendono a cuore quanto sta avvenendo tra il Parco nazionale d'Abruzzo e gli imprenditori agricoli che vivono e hanno le loro aziende nel versante laziale del parco stesso in fatto di sottoscrizione della dichiarazione sostitutiva di certificazione circa i dati da riferire in caso di richiesta degli indennizzi dei danni provocati dalla fauna selvatica.

In un comunicato Apruzzese e Minchella consigliano gli allevatori e imprenditori «di non firmare l'autodichiarazione» presentata loro dai guardiaparco. In pratica, come sostengono i due consiglieri, si tratta di sottoscrivere una serie di punti come: la conformità delle strutture adibite al ricovero e alla gestione dell'allevamento di bestiame rispetto alla destinazione urbanistica e alla normativa di settore; di essere in regola sulla tenuta dei registri di stalla e dei farmaci, sulla normativa igienico sanitaria e sul benessere animale, con le norme di polizia veterinaria in relazione alla movimentazione del bestiame; di disporre, in base ad un titolo legittimo, dei pascoli utilizzati (fida pascolo, concessione, affitto); di adottare tutte le precauzioni opportune per la prevenzione delle predazioni, specie nei confronti del bestiame neonato e la quotidiana ed effettiva guardianìa e custodia del bestiame al pascolo».

Essi specificano che non è compito dei guardia parco rivestire un simile ruolo per diverse ragioni che si possono riassumere nel precisare che essi «non hanno potere giurisdizionale al di fuori dei confini del Parco e che non sono organi di controllo in questo caso e che alcuni punti da dichiarare non sono di competenza del Parco», rilevando che nel documento non vi è «un'intestazione, una data di riconsegna e soprattutto a chi bisogna restituirlo» sottolineando che «insieme alla dichiarazione doveva essere consegnato il Regolamento di indennizzo danni provocati dalla fauna selvatica del Parco Nazionale d'Abruzzo Lazio e Molise», fino a parlare di «confusione e preoccupazione da parte degli imprenditori agricoli e di violenza psicologica».