La ripartenza per soli due giorni delle scuole del primo ciclo ha portato con sé una valanga di polemiche. Polemiche che potrebbero arricchirsi il 7 aprile con il ritorno alle lezioni in presenza (con percentuali dal 50 al 75%) alle superiori. «Alla ripresa - ci ha detto Mario Luigi Luciani, presidente dell'Associazione nazionale presidi di Frosinone - ritroveremo la situazione antecedente alla chiusura forzata dovuta all'aggravarsi del quadro epidemiologico e all'istituzione della zona arancione prima e della zona rossa poi. I doppi turni d'ingresso e d'uscita continuano ad essere un tallone d'Achille».

L'adozione delle fasce orarie in entrata alle 8 e alle 10, infatti, determina la necessità di rimodulare completamente l'organizzazione delle lezioni e delle attività dei docenti, comportando particolari difficoltà per quanto riguarda i numerosi insegnanti che lavorano su due o tre scuole diverse. Inoltre, l'entrata alle 10 causa inevitabilmente l'uscita tra le 16 e le 17 per gli istituti tecnici e professionali, con tutta una serie di conseguenze di impossibile soluzione: consumazione pasti senza la disponibilità dimense inesistentinelle scuolesuperiori, rientro degli studenti al proprio domicilio non prima delle 18, annullamento dei tempi di studio e di vita personale dei ragazzi.

«Sul piano trasporti - ha concluso Luciani -  qualche progresso è stato senza dubbio fatto e di questo va dato atto a Cotral e agli operatori del trasporto, ma le soluzioni non sono state risolutive. C'è solo da sperare che la situazione dei contagi vada sempre migliorando e che anche la scuola possa recuperare quella normalità pre-pandemia il prima possibile». In ogni caso, il tavolo regionale con tutti le parti si riunisce constantemente per monitorare la situazione ed operare gli eventuali e possibili correttivi. Ci sono, però, altre due questioni che stanno agitando il mondo della scuola, soprattutto tra gli studenti: il calendario scolastico per l'anno in corso e le modalità di svolgimento degli esami di maturità.

«Abbiamo chiesto all'Ufficio scolastico regionale ha detto Camilla Volante, presidente della Consulta provinciale degli studenti di Frosinone chiarezza sui tempi di conclusione dell'anno scolastico e sulle modalità della maturità, visto che girano voci secondo cui le scuole userebbero una certa autonomia su questo punto»