Muore in sella al suo scooter a 31 anni. Il conducente dell'autocarro coinvolto nello schianto, D.S. di 43 anni, è stato rinviato a giudizio: il processo si aprirà il prossimo 28 giugno. Nello schianto mortale nel luglio del 2019 perse la vita Roberto Sandirocco, meccanico pontecorvese con la musica nelle vene. Il trentunenne riportò nello schianto avvenuto a poca distanza dall'ingresso dello stabilimento Fca ferite gravissime al torace, al bacino e all'addome: traumi tanto importanti da provocarne il decesso. Inutili i tentativi di salvarlo.

Sul posto, nell'immediatezza, i carabinieri della compagnia di Cassino insieme al 118. Roberto venne trasferito d'urgenza all'ospedale Santa Scolastica dove il personale medico fece il possibile per strapparlo alla morte. Ma è stato tutto inutile. Immediata l'apertura di una complessa indagine, affidata alla dottoressa Siravo. Mentre gli amici di Roberto non hanno mai dimenticato la sua figura: tante le iniziative. Compresa una jam session - vista la sua passione per la musica - il cui ricavato, per volontà degli organizzatori, è stato devoluto in beneficenza.

Intanto la famiglia, rappresentata dall'avvocato Roberto D'Auria, ha cercato di fare chiarezza. Nei giorni scorsi l'udienza preliminare e la decisione, con il rinvio a giudizio del conducente dell'autocarro, di discutere tutto in dibattimento.