Aveva chiesto e ottenuto il reddito di cittadinanza ma continuava ad avere aperta la partita IVA. Imprenditore di Ferentino A.I. 48 anni, è stato denunciato per truffa aggravata in danno di un Ente pubblico a seguito di un controllo della guardia di Finanza. Gli uomini della Tenenza di Anagni hanno setacciato tutte le domande che hanno ricevuto esito positivo a tutte le richieste di reddito cittadinanza e tra i soggetti controllati non è sfuggita la posizione del quarantottenne. Anzi, da un accertamento approfondito è emerso che il ferentinate, nonostante risultasse ancora titolare di una partita IVA e con reddito di attività imprenditoriale, recentemente aveva chiesto e ottenuto la concessione del reddito di cittadinanza per soggetti bisognosi.

La guardia di Finanza ha accertato inoltre che l'interessato aveva intrattenuto rapporti commerciali con il padre, titolare di un'attività operante nel settore dello smaltimento di materiale ferroso. Pertanto non aveva assolutamente diritto alla concessione del reddito di cittadinanza, per due motivi: primo motivo perché titolare di partita IVA e secondo perché, sospettano gli investigatori, continuava a svolgere servizi in nero nell'attività del padre ultraottantenne, ricevendo dalla stessa una importante fonte di sostentamento.

Pertanto è stato tolto il sussidio all'uomo ed è stata richiesta la restituzione della somma indebitamente percepita. Nei confronti di A.I. è scattata la denuncia alla Procura della Repubblica di Frosinone per il reato di truffa aggravata in danno di ente pubblico.
Continua incessante il contrasto agli abusi da parte delle forze dell'ordine e sono diversi i cittadini scoperti anche lo scorso anno, circa una decina. E il 2021 è iniziato con altri denunciati a cui ora si è aggiunto il quarantottenne.