Una proposta di legge regionale, presentata ieri nella Giornata Internazionale della Donna, per far abbassare l'Iva che oggi è al 22% su prodotti indispensabili per l'igiene femminile come assorbenti e tamponi.
L'iniziativa porta la firma della consigliera Sara Battisti, che definisce la tassa «gravemente ingiusta, la stessa che viene applicata sugli oggetti di lusso».

E spiega che l'Italia «deve conformarsi agli altri Stati europei come Gran Bretagna, Germania, Francia, Portogallo, Olanda dove l'Iva è al minimo, se non addirittura completamente abolita. Scozia e Irlanda distribuiscono questi prodotti gratuitamente ».
La rappresentante del Pd aggiunge che, «pur non potendo agire direttamente sull'im posta, in quanto non di competenza regionale, vogliamo fornire alle giovani donne dai 14 ai 35 anni con Isee inferiore ai 20.000 euro un bonus assorbenti di 20 euro annui, da richiedere tramite apposito portale regionale».

Questo perché, specifica la consigliera, «le stime ci dicono che le spese annue medie per l'Iva sugli assorbenti sono al massimo di 20 euro. La scelta di limitare il numero delle richiedenti è stata purtroppo dettata dall'ingente somma di cui avremmo dovuto disporre rivolgendo il provvedimento a un milione e 400mila donne nel Lazio.

Sono state proprio le donne le più colpite dalla grave crisi da Covid19: i dati sull'occupazione e le carenze di welfare sono significativi. La Regione, con questa legge, sarà la prima a eliminare la grave ingiustizia».
Sara Battisti conclude con l'auspicio «che presto il Governo Draghi faccia una scelta di equità portando l'Iva al 4%». Quindi, ringrazia l'ex assessore al Bilancio Sartore con cui ha lavorato al testo, il vicepresidente Leodori che ha accettato il bonus e il presidente Zingaretti, che ha sostenuto la proposta di legge.