Un gruppo di ragazzini gioca in cortile, sotto gli occhi delle mamme. La palla fa evoluzioni straordinarie, sfiora le auto posteggiate nello slargo, tra palazzine affacciate l'una all'altra. Una giornata senza slanci in attesa dell'attuazione della zona rossa, imminente.
Se non fosse che un pensionato di Cassino, perdendo il lume della ragione, afferra un coltellino e si dirige minaccioso verso quei cinque o sei poco più che bambini (tra i 10 e i 13 anni).

E li minaccia, per aver osato colpire a suo dire l'auto posteggiata sotto casa. Le mamme non credono ai loro occhi: impossibile che abbia tirato fuori un coltello.
Invece è proprio vero, davanti ai loro occhi. E chiamano subito il 113. Immediato l'arrivo sul posto degli agenti del Commissariato di Cassino, coordinati dal vice questore Giovanna Salerno. Le pattuglie erano già in strada a presidiare il territorio: pochi minuti e raggiungono la zona dove era appena avvenuto l'episodio.

Il settantasettenne è ancora lì, il coltello a serramanico nella tasca dei pantaloni. Gli agenti raccolgono le informazioni dei presenti: dai racconti forniti dai testimoni è stato possibile ricostruire l'accaduto.
Il pensionato avrebbe perso le staffe, arrivando a minacciare con un'arma un manipolo di minori in calzoncini. 

Quindi la perquisizione: dalla sua tasca è spuntato proprio il coltello usato per intimidire i ragazzini, intenti a giocare a pallone sotto casa, sotto la supervisione di alcune mamme. L'arma è stata requisita, il pensionato denunciato per porto abusivo di armi e oggetti atti ad offendere e per minaccia aggravata.