«Da lunedì l'andamento è costante non incrementale. Il tracciamento continua. Ma voglio aspettare i dati di tutta la settimana in fascia arancione». Così la manager dell'Asl di Frosinone Pierpaola D'Alessandro inquadra la situazione. Situazione attentamente monitorata, soprattutto in alcuni territori, Alatri e Veroli su tutti, ma che, al momento, non desta particolare apprensione. Trattandosi per lo più di cluster familiari e dunque facilmente isolabili. Rispetto alla scorsa settimanale c'è sì una crescita, ma non esponenziale, tanto che nell'ultimo monitoraggio della fondazione Gimbe, a differenza della passata settimana, Frosinone non viene citata.

Nel Lazio, sono altri i territori menzionati dallo studio per la crescita più sostenuta nell'ultima settimana. Anche sul fronte delle terapie intensive si registra un quasitutto esaurito, ma grazie alla piattafiorma regionale si è potuto intervenire, quando c'è stata la necessità, per trasferire anche in eliambulanza pazienti a Roma. Va aggiunto che uno o due posti vengono sempre lasciati liberi per far fronte ad emergenze Covid come non Covid. Pur rischiando la fascia rossa altri comuni della Ciociaria dopo Torrice e Monte San Giovanni Campano, al momento la lista non sembra destinata ad allungarsi.

«Il monitoraggio è continuo, ma finora non hanno raggiunto i parametri da Dpcm per un'ulteriore restrizione. Grazie allo screening effettuato in alcune fabbriche si sono registrare 30/40 positività, ma non di grande rilevanza essendo individuabili in un unico luogo. Alatri registra una costante crescita ma, come per Veroli, si tratta di cluster familiari». Da qui l'invito del direttore generale dell'Asl a non abbassare la guardia.
Spiega la D'Alessandro: «Bisogna sempre mantenere il rigore. I positivi devono restare a casa. Bisogna isolarsi e rimanere isolati».

Segno che qualcuno, pur positivo, non ha rispettato le regole. Massima attenzione anche alle varianti, per le quali si è in attesa degli ulteriori dati che vengono forniti a cadenza settimanale. In Ciociaria si è riscontrata anche una diversificazione con positività alla variante inglese e alla brasiliana: ma il temuto boom, per ora, è stato evitato. «Le varianti portano un'alta contagiosità, ma la zona arancione funziona: i contagi non stanno lievitando grazie alle misure contenitive. A livello regionale registriamo numeri incrementali, mentre Frosinone è costante ovunque. Insieme alla Regione e al privato accreditato abbiamo predisposto un piano in caso di emergenza, Covid e non Covid».

L'attenzione è massima, ma non c'è solo il virus in questo pur delicato momento. Da una parte il contrasto all'incremento dei casi,dall'altra l'azione per immunizzare quanta più gente possibile nel minor tempo possibile, unica arma per allontanare il pericolo.
«Con i vaccini sono partiti i medici di medicina generale prosegue la manager hanno avuto mandato a utilizzare anche Pfizer per i pazienti fragili per diabete e obesità.
La consegna avverrà attraverso l'azienda in base alla lista dei prenotati. Per quel che abbiamo, con i vaccini stiamo andando molto bene. Continua la somministrazione di AstraZeneca e sono cominciati anche i malati oncologici. Tutti i pazienti in carico saranno chiamati per la vaccinazione».

Finora,infatti, la Asl di Frosinone ha somministrato 34.004 vaccinazioni. A livello regionale si conferma la quinta Asl del Lazio per numero di dosi dopo le romane Asl 1, 2, 3 e 5. In tutta la regione superata quota 489.600. Sono invece 32.857 gli over 80 che si sono rivolti alla Asl di Frosinone per prenotare la loro dose di vaccino. Anche in questo caso i numeri di via Fabi valgono la quinta posizione nel Lazio.