Gli appelli lanciati dal direttore generale dell'Asl di Frosinone Pierpaola D'Alessandro e dall'Istituto superiore di sanità di restare a casa contro il Covid sono caduti nel vuoto. Non solo le città, complice la bella giornata e l'ultima prima di entrare in fascia arancione, si sono riempiti di gente, ma è stata anche una corsa alla montagna per godersi dell'abbondante neve caduta in questo inverno. Così Campocatino e Campo Staffi si sono riempiti di gente sin dalla prima mattinata.
Lunghe file di auto incolonnate che, man mano che le piste, pur non funzionanti, si riempivano di gente, hanno cominciato a parcheggiare ovunque a Campocatino come a Campo Staffi. Un fiume di gente si è poi riversato sulle piste. I più attrezzati, armati di tutto punto, gli altri giusto per avere un contatto diretto con la neve. Nonostante le piste chiuse, si ripropone dunque il problema già visto in altre località montane turistiche con gente che, anche con le piste chiuse, decide di partire lo stesso e provare a sfruttare una giornata di neve.
Va anche aggiunto che se la Ciociaria è diventata zona arancione è anche per colpa di comportamenti irresponsabili di tanti cittadini che, incuranti dei divieti e delle limitazioni o anche dei consigli e delle precauzioni, hanno finito con il favorire la diffusione del contagio. Che poi è esploso ai livelli ormai consolidati da qualche settimane e che hanno costretto le autorità a intervenire drasticamente con l'istituzione di due zone rosse a Monte San Giovanni Campano e a Torrice e con la zona arancione per il resto della provincia.