Troppi contagi e una crescita esponenziale: la settimana appena chiusa ha fatto il più 104% rispetto a due settimane prima. E ancora ricoveri in risalita e terapia intensive piene. Un Rt stabilmente sopra l'uno (1,19 nella settimana 15-21 febbraio) a dispetto di un andamento regionale in lieve decremento. Cinque casi di variante accertati.
Sono tra le cause che hanno portato la Cociaria in zona arancione.

Nell'ordinanza firmata dal presidente Nicola Zingaretti si legge che «in esito al monitoraggio e controllo dei dati in rapporto ai casi Covid-19, registrati nella provincia di Frosinone nel periodo 19-25 febbraio a cura del dipartimento di prevenzione della Asl di Frosinone, è emersa una situazione di particolare criticità nel territorio: 1.166 nuove positività per un tasso di incidenza settimanale pari a 244,4 x 100.000 abitanti (rispetto al rapporto della settimana precedente pari a 156/100.000); del totale dei positivi 2.152 persone sono a domicilio, 16 ricoverate in terapia intensiva e 191 ricoverate, con una occupazione dei posti letto dedicati alla gestione Covid-19 del 74% e la presenza di cluster attivi in strutture socioassistenziali; alla data del 27 febbraio la situazione è in crescita: sono stati registrati 252 i casi su 1.407 tamponi».

Nel provvedimento si evidenzia che «la distribuzione geografica del contagio è abbastanza omogenea con delle specificità territoriali, soprattutto nella zona del sorano che ha visto sensibili incrementi del tasso di incidenza (Sora, Isola del Liri): inoltre, altri comuni presentano un andamento degno della massima attenzione come Alatri, Veroli, Piedimonte San Germano».

Stando così le cose il dipartimento della Asl di Frosinone e il Seresmi hanno evidenziato che «un indice Rt in aumento rispetto alla settimana precedente e con un valore superiore ad 1 in tutto il suo intervallo di confidenza. L'indice Rt si presenta inoltre superiore al valore regionale di 0.94 (CI: 0.91-0.97)». Rilevato «un aumento del 33,8% dei casi rispetto alla settimana precedente ed una incidenza in aumento del 32,8%, in contrasto con il trend di incidenza nella Regione (in leggero decremento)».

E ancora «si nota un aumento delle incidenze nella maggior parte dei distretti con particolare attenzione al distretto A Alatri-Anagni e distretto C- Sora» per cui «la provincia di Frosinone risulta avere un rischio complessivo moderato/alto ed una collocazione in uno scenario 2 (Rt compreso tra 1 ed 1,25)».
Da qui la necessità, tenuto conto che già due comuni, Torrice e Monte San Giovanni Campano sono in zona rossa, di «dare seguito alle proposte del Seresmi e dettare misure specifiche di restrizione per i comuni ricadenti nel territorio della provincia di Frosinone». Durante i 14 giorni di zona arancione, scattati dalla mezzanotte scorsa, «si procederà al costante monitoraggio dell'evoluzione epidemiologica».

Queste le principali disposizioni previste nell'ordinanza, fermo restando le misure più restrittive imposte per Monte San Giovanni Campano e Torrice (in fascia rossa): «è vietato ogni spostamento in entrata e in uscita dai territori dei Comuni, salvo che per gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità ovvero per motivi di salute. Sono comunque consentiti gli spostamenti strettamente necessari ad assicurare lo svolgimento della didattica in presenza nei limiti in cui la stessa è consentita. È consentito il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza».

Inoltre «è vietato ogni spostamento con mezzi di trasporto pubblici o privati, in un comune diverso da quello di residenza, domicilio o abitazione, salvo che per comprovate esigenze lavorative, di studio, per motivi di salute, per situazioni di necessità o per svolgere attività o usufruire di servizi non sospesi e non disponibili in tale comune. Lo spostamento verso una sola abitazione privata abitata è consentito, nell'ambito del territorio comunale, una volta al giorno, in un arco temporale compreso fra le ore 5 e le ore 22, e nei limiti di due persone ulteriori rispetto a quelle ivi già conviventi, oltre ai minori di anni quattordici sui quali tali persone esercitino la potestà genitoriale e alle persone disabili o non autosufficienti conviventi».

Quanto alle attività commerciali «sono sospese le attività dei servizi di ristorazione (fra cui bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie), ad esclusione delle mense e del catering continuativo su base contrattuale a condizione che vengano rispettati i protocolli o le linee guida diretti a prevenire o contenere il contagio. Resta consentita la sola ristorazione con consegna a domicilio nel rispetto delle norme igienico sanitarie... nonché fino alle ore 22 la ristorazione con asporto, con divieto di consumazione sul posto o nelle adiacenze».

Per quanto riguarda l'istruzione l'ordinanza prevede «lo svolgimento dell'attività a distanza per le istituzioni scolastiche secondarie, le istituzioni formative anche professionali che erogano i percorsi triennali dell'obbligo, le attività formative e curriculari delle Università e delle Istituzioni di alta formazione artistica musicale e coreutica, organizzate secondo modalità flessibili... è assicurato a distanza. Resta sempre garantita la possibilità di svolgere attività in presenza qualora sia necessario l'uso di laboratori o per mantenere una relazione educativa che realizzi l'effettiva inclusione scolastica degli alunni con disabilità e con bisogni educativi speciali... garantendo comunque il collegamento on line con gli alunni della classe che sono in didattica digitale integrata. L'attività didattica ed educativa per i servizi educativi per l'infanzia, per la scuola dell'infanzia e per il primo ciclo di istruzione continua a svolgersi integralmente in presenza».

Tuttavia, è possibile applicare «misure di maggior rigore riferite alle attività educative, scolastiche e didattiche adottate dalle autorità competenti, in accordo con l'Asl di Frosinone».
Prevista la possibilità di chiudere strade o piazze come misura anti assembramento.
In più «è fortemente raccomandandato l'uso dei filtranti facciali (dispositivi di protezione individuale per le vie respiratorie) anche all'interno delle abitazioni private».
Il Seresmi, inoltre, procederà, in collaborazione con la Asl «all'aggiornamento dell'andamento epidemiologico correlato alla diffusione del virus nei comuni della provincia di Frosinone» nei 7 giorni successivi all'entrata in vigore del provvedimento, «per ogni eventuale diversa e ulteriore misura».

All'unità di crisi regionale antiCovid il compito di «valutare il quadro epidemiologico e disporre, alla scadenza dei termini» delle ordinanze per Torrice (9 marzo 2021) e Monte San Giovanni Campano (12 marzo 2021), «l'eventuale allineamento di misure per i Comuni della Provincia di Frosinone».