«Mi auguro che sia stata soltanto una svista, ma resta grave il fatto che per la nomina del presidente dell'Ater della provincia di Frosinone, sia stato fatto un decreto del presidente della Giunta regionale senza un previo e regolare avviso pubblico, come prevede la legge. In seguito alla mia segnalazione all'ufficio di gabinetto di Zingaretti, il decreto fortunatamente è stato ritirato per vizio di forma ed è stata impedita una nomina illegittima».

Lo ha dichiarato la consigliera regionale del Movimento 5 Stelle, Gaia Pernarella, al termine della Commissione Urbanistica, durante la quale l'assessore Massimiliano Valeriani ha comunicato il ritiro dello schema di Decreto relativo alla nomina del presidente dell'Ater di Frosinone, Andrea Iannarilli a causa delle segnalazioni pervenute.

«Nello schema di decreto - ha specificato la consigliera pentastellata - non c'era alcun richiamo al comma 2 dell'articolo 6 L.R. 30/2002 che dispone: "I componenti del Cd vengono scelti, previo avviso pubblico, tra persone di comprovata esperienza, almeno triennale, nell'amministrazione di strutture complesse pubbliche o private". Mentre, da quanto riportavano le premesse, si evinceva che la procedura seguita per la scelta del presidente dell'Ater fosse stata effettuata esclusivamente con l'indicazione del nome del professionista da parte dell'assessore Valeriani».

È stato lo stesso assessore, pertanto, ad annunciare il ritiro del decreto di nomina del nuovo presidente dell'Ater della provincia di Frosinone, l'avvocato Andrea Iannarilli. L'incarico sarebbe dovuto decorrere «dalla data di nomina e costituzione del Cda dell'Azienda».
La carica è stata rinnovata poichè a novembre si era concluso il mandato del commissario Ater Sergio Cippitelli.