Allarme variante brasiliana a San Giovanni Incarico. E tutta la provincia rischia la zona rossa o arancione a causa dell'impennata di contagi e di un Rt destinato a valicare l'uno. L'assessore D'Amato: «l'intera Ciociaria è sotto osservazione».

È il sindaco Paolo Fallone a fare il punto all'indomani del provvedimento di chiusura delle scuole, segno che la situazione si va facendo difficile di giorno in giorno.
«Abbiamo ricevuta notizia ufficiale che in uno dei due tamponi esaminati dallo Spallanzani - scrive - e che riguarda un nostro concittadino ha dato esito positivo alla variante brasiliana del Covid-19. Sono stati attivati da parte dei sanitari i protocolli necessari, pertanto, invitiamo tutti a mantenere la massima attenzione e ad evitare uscite non necessarie».

Il caso è legato al cluster della casa di riposo e comporterà un raddoppio, da 7 a 14, del periodo di quarantena. Sono 41 gli attuali positivi in paese. Il primo cittadino ha poi aggiunto: «Nonostante l'esemplare comportamento e prudenza di tutti i cittadini il Coronavirus si diffonde nel nostro comune con estrema velocità. Proprio per questi motivi abbiamo deciso di chiudere le scuole locali. Una misura atta a contenere il diffondersi del virus che proprio oggi (ieri, ndr) lo Spallanzani ha certificato essere una variante brasiliana dopo l'attento studio di un tampone eseguito su un nostro concittadino. Oltre a questo siamo particolarmente preoccupati per l'innalzmento dei contagi dai tre ai quattro al giorno. Dati questi che ci vengono forniti dalla Asl. Anche i medici di famiglia del nostro comune si stanno adoperando per il contenimento del virus, fornendo dati, nel rispetto della privacy, e consentendo un monitoraggio costante. Un modo questo per tenere informati tutti i nostri concittadini invitandoli, così, alla prudenza e all'osservazione delle prescrizioni per evitare i contagi».

La situazione è complessa in tutta la provincia. Per i timori legati alle varianti, per la istituzione di due zone rosse (con quella di Monte San Giovanni Campano, la Regione Lazio ha prorogato di una settimana quella di Roccagorga) e per la crescita esponenziale dei casi che rischiano di far precipitare tutta la provincia in zona arancione se non rossa. Tutto ciò pesa anche sull'indice Rt che potrebbe arrivare sopra quota uno. Lo stesso assessore regionale Alessio D'Amato sostiene che il pericolo di finire in zona arancione o rossa è reale: «il rischio c'è dice è verosimile. La Ciociaria è fortemente attenzionata».

Particolarmente monitorate, oltre ai due comuni in zona rossa, le situazioni di altri centri quali San Giovanni Incarico, Piedimonte San Germano, Alatri e Isola del Liri. Nell'ultimo periodo si è registrata una notevole crescita di casi non solo a Monte San Giovanni Campano (203 in 11 giorni). Frosinone ne ha avuti 178, Alatri 146, Sora oltre 130 sempre in undici giorni, Isola del Liri una sessantina. Poi si contano 84 casi in sette giorni a Veroli.

Timori anche a Ferentino dove il sindaco Antonio Pompeo ha scritto: «Ad oggi nella nostra città ci sono 59 persone positive. Una situazione al momento sotto controllo ma, sulla scorta di quanto accade in alcuni comuni limitrofi, non dobbiamo sottovalutare alcun rischio e ogni nostra condotta deve essere guidata da un grande senso di responsabilità. Sarà un fine settimana con temperature miti, che invitano ad uscire...
ma evitiamo di concentrarci tutti negli stessi luoghi e rispettiamo comunque regole e distanze. Basta poco per diventare zona rossa: dipende da noi e dal nostro buonsenso. Per tutto il weekend ho predisposto un potenziamento dei controlli nelle strade e nelle piazze dove c'è rischio di maggior assembramento. Ma soltanto il contributo e l'impegno di ognuno di noi possono fare la differenza. Confido in voi».