Le zone rosse raddoppiano. Monte San Giovanni Campano (42 contagi solo ieri) è destinata a seguire a ruota Torrice (un solo caso ma due decessi), al secondo giorno di coprifuoco. Troppo alti i contagi in questi due centri per non adottare la linea dura.
Intorno a Torrice (che ha 80 positivi attualmente) c'è un cordone di vigilanza con carabinieri, polizia di Stato, polizia stradale, guardia di finanza, polizia provinciale, vigili urbani e protezione civile a presidiare i varchi d'ingresso e uscita e la Casilina.

Si passa con l'autodichiarazione e per comprovati motivi. Uno sforzo notevole che le forze dell'ordine (oltre 1.500 le persone controllate nella giornata di ieri), sotto il coordinamento del prefetto Ignazio Portelli che segue l'evoluzione della situazione in contatto con le autorità sanitarie e con il manager Asl Pierpaola D'Alessandro, stanno mettendo o dovranno mettere in campo, considerato che, quando tra oggi e domani scatterà l'ordinanza anche per Monte San Giovanni Campano (e a ruota potrebbero seguirne altri, soprattutto nel Sorano), la vigilanza andrà più che raddoppiata. Se Torrice, infatti, ha una popolazione di circa 4.700 persone, maggiore è la consistenza di Monte San Giovanni Campano che ha più di 12.000 abitanti.

Resta fluida la situazione nelle scuole visto che in alcuni plessi continuano ad accettare gli studenti provenienti dalla zona rossa, mentre altri hanno attivato la didattica a distanza.
Il commissario prefettizio Anna Mancini dichiara: «il blocco sta funzionando molto bene grazie alle forze di polizia ai vigili e alla protezione civile del Comune e alla collaborazione della cittadinanza con cui ho contatti diretti e mi auguro che si possa tornare presto ad una normalità per tutto il paese».

Le vittime
Si contano quattro nuovi decessi in provincia di Frosinone. Si tratta di due persone di Torrice, due uomini di 89 anni e 65 anni e di un uomo di 72 anni residente ad Alatri e di un uomo di 81 anni residente ad Isola del Liri. Con le nuove vittime febbraio raggiunge quota 67, mentre in questa settimana sono già 17, con tre giorni consecutivi che si ripete il numero 4. La passata settimana i decessi erano stati 21. In totale sono 407.

I nuovi positivi
È un'esplosione di casi in Ciociaria: da sette giorni non si è mai scesi sotto i 104, da tre sono costantemente in aumento. Più di 230 casi in 24 ore non capitavano dai 279 casi del 1° gennaio. Va da sè che la media della settimana è schizzata a 166,8 più dei 150,5 di quella passata, sugli stessi livelli della settimana dal 28 dicembre al 3 gennaio. La media di febbraio è ora di 113,76 sui livelli del mese di ottobre.
I nuovi casi arrivano principalmente da Monte San Giovanni Campano, ieri 42, quindi seguono Frosinone con 27, Sora con 19, Alatri con 17, Veroli con 13, Piedimonte San Germano con 12, Cassino con 11, Anagni, Boville Ernica e Ripi con 9. Almeno un caso si registra in 79 comuni.
Preoccupa soprattutto la progressione di Monte San Giovanni Campano: negli ultimi dieci giorni sono già 172 i contagiati. Nello stesso arco temporale Frosinone ne ha avuti 167 e Alatri 134. Torrice, invece ne ha avuti 58.

Il tasso
Sempre alto l'indice di positività. Ieri era al 17,28% dopo il 15,95% di mercoledì. La media della settimana è al 15,7% superiore al 13,11% della passata. A febbraio il dato è al 12,43%.
I guariti
Sono 77 i negativizzati. Il numero più altro si riscontra ad Alatri con 7 e poi a Frosinone con 5.
La polemica
In questo contesto di recrudescenza della pandemia e di zone rosse istituite e da istituire, anche in considerazione dei due morti per Covid che ci sono stati ieri a Torrice, stride la polemica politica. Le reazioni dei politici locali alle dichiarazioni del prefetto Ignazio Porteli che, in periodo di pandemia, stigmatizzava con parole forti di perpetuare la tradizione dell'andare di casa in casa a uccidere i maiali, sanno un po' di campagna elettorale.

Per primo è intervenuto l'ex sindaco Mauro Assalti per dire che la criticità è «connessa all'aumento progressivo dei casi di positività correlati a cluster verificatisi presso 18 nuclei familiari (ora 19), ad un cluster verificatosi in ambito scolastico e ad un altro possibile ad una riunione parrocchiale». Aggiunge che «l'approfondimento diagnostico ha avvalorato, in via preliminare, con necessità di conferma, la presenza di variante Uk. Si tratta della variante inglese e i casi sotto osservazione sono 2». Contesta il riferimento all'origine legata pure alla macellazione dei maiali, circostanza confermata da diverse fonti e ribadita, da ultimo, dallo stesso prefetto.

Sul punto è intervenuto anche l'ex candidato a sindaco Alfonso Santangeli che dice: «Va subito detto, nella ipotesi in cui dall'indagine epidemiologica risultasse che il virus si sia diffuso oltre il limite a causa di qualche atteggiamento superficiale, che certamente nessuno ha agito con dolo, sapendo cioè che quel tipo di comportamento poteva favorire i contagi».
Tornando all'emergenza l'ex sindaco Assalti ha chiesto di replicare le misure adottate per la zona rosa di Colleferro e dunque «un immediato sforzo organizzativo dell'Asl di Frosinone e attivare a Torrice almeno due postazioni tampone con percorso pedonale walk-in per effettuare i nuovi screening salivari, assimilabili ai test molecolari (con le stesse molecole e stessa affidabilità)».

Secondo la richiesta dell'ex primo cittadino, questi test dovrebbero essere rivolti in primo luogo ai bambini, avendo un approccio meno invasivo di quello naso-faringeo del test molecolare. «Tale procedura - spiega - andrebbe attuata nell'immediato per permettere ai lavoratori ed agli studenti di spostarsi in sicurezza verso altri luoghi come permette la legge senza creare allarmismi».

I vaccini
Prosegue la campagna vaccinale della Asl di Frosinone. A ieri sera sono state somministrate 27.282 dosi su un totale regionale di 387.690 di cui 12.465 nelle ultime 24 ore. Sono 122.164 le persone che nel Lazio hanno ricevuto la doppia dose. Per gli over 80 sono state registrate nel portale 28.902 prenotazioni dalla Asl di Frosinone su 374.416 del totale regionale.

Il bollettino
Nel Lazio questa la situazione secondo il punto dell'assessore Alessio D'Amato: «su quasi 15.000 tamponi (-30) e oltre 21.000 antigenici per un totale di oltre 36.000 test, si registrano 1.256 casi positivi (+68), 18 decessi (-20) e 1.123 i guariti. Aumentano i casi, mentre diminuiscono i decessi e i ricoveri. Stabili le terapie intensive. Il rapporto tra positivi e tamponi è all'8%, ma con gli antigenici la percentuale è al 3%. Stimiamo il valore Rt sotto 1, ma altissimo il livello di attenzione».