Un lunedì con tanti contagiati (104) non si registrava dal 26 ottobre con 125. Era la settimana, chiusa con una media giornaliera di 235,86, che faceva da viatico al record assoluto di 2.044 casi, per una media nell'arco delle 24 ore di 292, tra il 2 e l'8 novembre. Si era nella fase più acuta della seconda ondata. Logico che numeri del genere preoccupino e fanno ipotizzare per la istituzione di zone rosse in provincia di Frosinone. Torrice è l'indiziata numero uno.

Per la quarta volta consecutiva, la settimana si è chiusa con i casi in crescendo, 903 totali, per una media di 150,5, la prima in tripla cifra dal periodo 4-10 gennaio con una media di 119,86. Rispetto alla settimana 8-14 febbraio (media 94,42) l'incremento è stato del 59,4%. Nel confronto con l'ultima settimana di gennaio (media 87,14) il balzo in avanti è del 72,7%. Rispetto a due settimane fa la crescita è del 71,8%. E proprio l'incremento di casi in due settimane è uno dei parametri considerati nella ricerca di Alberto Gerli, pubblicata dal Corriere della Sera.

Esperto di modelli matematici, Gerli aveva previsto l'andamento della seconda ondata. E sempre in base a un modello matematico ha cercato di elaborare uno studio per valutare l'impatto delle varianti nell'evoluzione dell'epidemia in Italia. Secondo questo studio sono 25 le province italiane dove le varianti hanno avuto un impatto maggiore sulla curva epidemiologica.

L'inizio dei focolai legati alle varianti è attestato tra le tanti a Brescia, Bergamo, Bologna, Firenze, Siena, Pescara, Potenza e anche a Frosinone. Ma ci sono realtà, soprattutto, al Nord dove a questa fase è subentrata una situazione di "alta densità delle varianti".

In Ciociaria, con gli ultimi 104, a febbraio sono già 2.281 i positivi al Covid per una media di 103,68. E se, a un certo punto, febbraio sembrava destinato a essere il primo mese in doppia cifra di contagio medio da ottobre in poi, adesso i numeri sono molto simili, se non superiori, a quelli dei mesi precedenti. Gennaio, infatti, si è chiuso a 10,42, dicembre a 11,87, mentre il record negativo è di novembre con 219,6, prima ancora i casi erano stati 113,81 a ottobre e solo 7,43 a settembre che pure aveva avuto un andamento simile ad aprile (7,76). Marzo, invece, il primo mese della pandemia si è chiuso a 13,8.