Pronto a qualunque iniziativa forte per contrastare gli assembramenti da movida del fine settimana. Il sindaco di Pontecorvo Anselmo Rotondo ha richiamato tutti al rispetto delle regole per contrastare l'avanzata del virus. Lo ha fatto sottolineando i casi attualmente attivi, i decessi e i comportamenti non idonei da parte di molti ragazzi. Per questo si è detto pronto a intervenire con fermezza per la tutela della collettività.

La situazione
«Nella nostra città, ad oggi, dall'inizio della pandemia abbiamo raggiunto quota 682 contagiati e quindici vittime – ha spiegato il primo cittadino – Attualmente ci sono 48 positivi e, solo nell'ultima settimana, abbiamo registrato tre decessi. Come fatto in passato, mi stringo alle famiglie a cui rivolgo le mie più sentite condoglianze. Questi dati evidenziano che nonostante ci sia stato un regresso nel numero di contagi il virus è molto pericoloso, comanda e non è sconfitto». Per questo motivo il sindaco ha lanciato delle raccomandazioni ben precise: «Per combattere questo virus dobbiamo ridurre il numero di assembramenti, mantenere le distanze di sicurezza e indossare le mascherine. Poi è fondamentale rispondere "sì" all'appello delle vaccinazioni che stanno andando avanti. E a tal proposito voglio ringraziare gli operatori sanitari che dall'inizio della pandemia sono in prima linea».

La movida
Ma qualcosa non va come dovrebbe. Per questo motivo il primo cittadino sottolinea che ci sono dei «comportamenti che contrastano la lotta al virus. Soprattutto nei weekend vediamo assembramenti di centinaia di giovani che nelle zone centrali del paese si ritrovano senza la mascherina. Io capisco la necessità dei ragazzi di uscire, di confrontarsi, ma fatelo utilizzando le misure di sicurezza. Perché questi comportamenti ritarderanno la guarigione e quindi il fatto che il virus sarà sconfitto. Il tutto a danno di chi si comporta rigorosamente».

La stretta
Il sindaco Rotondo è pronto a mettere in campo ogni azione per bloccare questi assembramenti: «Ho letto il duro post del sindaco di Cassino Enzo Salera che ha espresso forti preoccupazioni. Le stesse preoccupazioni le esprimo anche io e sono pronto ad affiancare il sindaco di Cassino, e tutti gli altri sindaci, per qualunque altra azione voglia intraprendere per far rispettare le regole. Dobbiamo tornare a una vita normale, ma ci torneremo solo se tutti adotteremo dei comportamenti idonei».

I beni comuni
E in questo contesto arrivano anche durissime prese di posizioni sul comportamento assunto da alcuni ragazzi all'interno della villa comunale.
«Molti dopo aver consumato una bibita o altri hanno deciso di lasciare i rifiuti sul bordo della fontana che è il fulcro della villa comunale e deve essere tutelata perché un bene comune. Un bene comune è un bene di tutti e certi atteggiamenti devono essere condannati. Non è un atteggiamento né corretto né educato, quindi alzatevi per andare a buttare i rifiuti nell'apposito contenitore. Distruggere un bene comune è come distruggere un bene di se stessi» ha concluso Rotondo.