Non solo all'ospedale "Fabrizio Spaziani" di Frosinone e al policlinico "Umberto I" di Roma. La Procura ha disposto il sequestro delle cartelle cliniche anche nelle altre strutture ospedaliere e centri privati dove Silvia Mazzucchi, la cinquantaquattrenne di Ferentino, è stata ricoverata o si è rivolta per fare accertamenti a seguito dei problemi di salute accusati negli ultimi mesi. Intanto si attende l'autopsia, il cui incarico è stato conferito lunedì. L'esame autoptico farà luce sulla morte della ferentinate deceduta domenica all'Umberto I della Capitale.

I familiari hanno presentato denuncia ai carabinieri. Si sono affidati all'avvocato Mario Cellitti. Vogliono capire le esatte cause del decesso. Chiarire se la morte sia dovuta a cause naturali o alla negligenza da parte di qualcuno.

La cinquantaquattrenne dal mese di gennaio si era rivolta a diversi ospedali, tra cui Sora, Alatri e Frosinone perché accusava problemi di natura nefrologica, oltre ad avere qualche problema respiratorio. Dializzata da qualche settimana. Si era rivolta anche ad alcuni centri privati e nella struttura di Anagni. A inizio febbraio il ricovero allo "Spaziani" nel capoluogo.
Pochi giorni dopo è stata trasportata d'urgenza con un'eliambulanza in una struttura più attrezzata, al policlinico "Umberto I" della capitale. Policlinico dove la donna è stata sottoposta anche a un intervento.
Domenica mattina intorno alle 8 il suo cuore ha cessato di battere.

La notizia si è diffusa poco dopo in città destando dolore e incredulità in tutte le persone che la conoscevano e stimavano. La cinquantaquattreenne abitava nella zona della Cartiera nella parte bassa della città gigliata.
Si attende, dunque, l'esame autoptico e quindi la riconsegna della salma ai familiari per l'ultimo saluto.