Otto orologi, simili nelle fattezze ma di certo non nel prezzo né nel pregio, ai Rolex. Comunque un buon affare per Natale, per poterli regalare a marito, fratello, colleghi e nipoti. E fare bella figura con tutti. Ma la merce, ordinata in tempo, non è proprio arrivata. E la consumatrice cassinate, che aveva fatto il click al momento giusto su un sito estero, ha chiesto e pure ottenuto il rimborso. Per poi finire nei guai. Dei giorni scorsi, infatti, l'avviso di conclusione delle indagini per introduzione nello Stato e commercio di prodotti con segni falsi.

La storia
L'occasione era davvero ghiotta, da prendere al volo.
Degli orologi di pregio, del tutto simili a quelli prodotti dal celebre brand simbolo di prestigio e di ricerca dei materiali. Ma ovviamente dal valore e dunque anche dalle componenti differenti. L'acquirente cassinate, una operaia di 34 anni, ha colto al volo l'imperdibile offerta acquistando gli 8 orologi a 80 euro l'uno. Una grandiosa opportunità di Natale. Ma la merce, ordinata per tempo sul sito straniero, in realtà non è mai arrivata.

Così la trentaquattrenne ha presentato un reclamo e chiesto il rimborso dell'intera somma, cercando intanto altri regali. Altri pensieri da poter destinare alle persone amate. Anche se nessuno pareva ormai più consono.
L'intera somma, di fatto, le è stata restituita. Soldi ottenuti, capitolo chiuso. E invece no.

Le indagini
I guai per la giovane cassinate sono iniziati qualche giorno fa con la notifica di un avviso di conclusione delle indagini a suo carico. Le merce ordinata dalla trentaquattrenne in realtà è arrivata in Italia, ma è stata bloccata a Milano. Proprio l'ufficio delle Dogane di Milano, infatti, avrebbe effettuato specifiche indagini in merito all'ordine fatto ben prima di Natale, almeno in ottobre, contestando alla cassinate l'ipotesi di introduzione nello Stato e commercio di prodotti con segni falsi.

Un'ipotesi di reato che contempla persino la reclusione da uno a quattro anni o la multa da 3.500 a 35.000 euro. E, se la merce acquista dovesse essere finalizzata alla vendita, con la reclusione fino a due anni e con la multa fin a 20.000 euro. L' operaia adesso ha venti giorni di tempo per presentare memorie o chiedere di essere ascoltata.