Con violenza e minaccia costretto a sottoscrivere un contratto preliminare di compravendita di un immobile di un'altra persona, per un importo di 160.000 euro, a effettuare plurime ricariche della carta Postepay e a sottoscrivere titoli di credito già compilati in favore di una ditta. Se si fosse sottratto se la sarebbe vista con "soggetti malavitosi".

Vittima un quarantenne di Ferentino, figlio di un noto professionista. Accusati di estorsione due napoletani, Antonio Piscopo, 43 anni, e Emma Fiorentino 50 anni. L'udienza preliminare è stata fissata al prossimo 19 maggio nel tribunale di Frosinone. I fatti contestati risalgono al 2015.
La ricostruzione
Stando alle accuse Antonio Piscopo in diverse occasioni con violenza e minaccia ha costretto il quarantenne di Ferentino a rilasciargli alcuni titoli di credito e ad effettuare numerose ricariche Postepay. A inizio anno del 2015 dopo averlo fermato in strada e avergli richiesto soldi asserendo che erano dovuti a un debito contratto con un'altra persona (conoscente di Piscopo) ha strappato di mano alla vittima il carnet degli assegni. Ne ha compilati alcuni con tanto di importo e beneficiario.

Gli episodi
In un altro episodio, sempre stando alle accuse, il quarantenne è stato prelevato alla stazione di Napoli e condotto nei locali di una ditta e costretto a sottoscrivere dieci effetti cambiari di circa 300 euro ciascuno.
In un altro episodio, sempre nel 2015, Piscopo ha portato il quarantenne a casa di Emma Fiorentino dove gli è stato intimato di attivarsi per far ottenere alla donna un finanziamento.

Ma a seguito della mancata erogazione del prestito ad opera della Banca, il ferentinate è stato minacciato.
E sotto la minaccia di rivolgersi a gente malavitosa e di essere picchiato da un familiare di Fiorentino, il ciociaro è stato costretto a sottoscrivere un contratto preliminare di compravendita dell'immobile del marito della cinquantenne, con l'impegno ad anticipare 10.000 euro. I due napoletani Antonio Piscopo ed Emma Fiorentino il prossimo 19 maggio dovranno, dunque, comparire davanti al gup del tribunale di Frosinone.