Da sempre, il buonismo e il politicamente corretto ci dicono che l'amore non si cerca, si trova e basta ma come tutte le cose, non è facile come sembra. Questa volta però, flash news, mi trovo d'accordo e vi spiego anche il perché. Ci sentiamo tutti un po' Ted Mosby, siamo effettivamente circondati da amore in tutte le salse, dagli spot in televisione, alle coppiette mano nella mano che passeggiano e ci ritroviamo così a interrogarci sul perché non siamo stati anche noi così fortunati, sul perché gli altri possono stare male, essere al settimo cielo, insomma, possono amare e noi invece no.

Pensiamo a quello che abbiamo sbagliato, che magari abbiamo standard troppo alti, che il problema siamo noi ultimi romantici, attaccati all'amore come lo descrivono i poeti e gli scrittori, illusi e destinati a stare soli, perché quei sentimenti non esistono, sono solo frutto dell'invenzione e dell'estro di altri, che come noi, alla fine erano soli a cercare quell'amore. Allora, come Ted, inizia la ricerca ossessiva dell'amore, quella fase di negazionismo, in cui, peggio degli anti-vaccinisti, siamo convinti che prima o poi deve arrivare il nostro turno. Se è vero che l'amore è nell'aria, che più dei ribosomi, costituisce il nucleo delle cellule di cui siamo fatti, l'amore, come il covid del resto, ha le sue varianti e non ci ammaliamo tutti dello stesso tipo d'amore e il periodo d'incubazione varia da persona a persona.

Non esistono le anime gemelle, esistono le anime affini, gli esseri umani destinati a stare insieme, a vivere in simbiosi e tante sono le probabilità che in qualche modo le anime affini si ritrovino, in un modo o nell'altro, tanto sono poche le possibilità che le si trovi, impegnati a cercarle, un po' come Ted.