Torna sotto quota cento giornaliera il numero di nuovi positivi in provincia di Frosinone. Il bollettino quotidiano dell'Asl frusinate parla, per la giornata di ieri, di 748 tamponi effettuati con 85 nuovi contagi, 83 negativizzati e 3 decessi: un uomo di 68 anni residente ad Aquino, una donna di 98 anni residente a Castrocielo e una donna di 91 anni residente a Frosinone.

Il primato giornaliero è spettato ad Alatri con 12 nuovi positivi, poi Pontecorvo con 8 e a seguire Frosinone con 7, Coreno Ausonio e Monte San Giovanni Campano con 6, Cassino e Isola del Liri con 5, Torrice e Vallerotonda con 4, Ripi con 3, altri comuni 25. Per quanto riguarda, poi, il resto del Lazio, l'assessore regionale alla sanità, Alessio D'Amato, ha commentato la situazione dicendo che, ieri, «su oltre 9.000 tamponi nel Lazio (-1.655) e oltre 13.000 antigenici per un totale di oltre 22.000 test» si sono registrati «920 casi positivi (-94), 20 decessi (-18) e +3.985 guariti. Diminuiscono i casi, i decessi, i ricoveri e le terapie intensive. Il rapporto tra positivi e tamponi è a 10%, ma se consideriamo anche gli antigenici la percentuale scende a 4%».

Nelle scorse ore, inoltre, il direttore generale dell'Asl di Frosinone, Pierpaola D'Alessandro ha diffuso un bollettino un po' speciale con delle voce anche inusuali: «Questa è la nostra nuova comunicazione dei fatti più rilevanti che accadono nella settimana. Ho ricevuto molti apprezzamenti dalle persone. Ho voluto introdurre i nuovi nati per dare anche il senso del futuro che comunque c'è' e di cui ci dobbiamo occupare, tutti e oggi». Il bilancio della settimana dal 28 gennaio al 4 febbraio ha registrato: 5.204 tamponi effettuati, 577 nuovi positivi, 607 guariti, 2.732 accessi ai drive-in, 359 screening su stedenti, 1.797 test in ospedali e Rsa, 224 domiciliari e 93 pediatrici; i vaccini somministrati nella settimana sono stati 2.723, 13 i ricoverati in terapia intensiva e 10 i bambini nati negli ospedali di tutta la provincia di Frosinone. La pandemia, tuttavia, sta mettendo a dura prova il territorio non solo dal punto di vista sanitario. Sempre il direttore generale D'Alessandro, ricordando l'attività degli ambulatori post-Covid che offrono supporto psicologico destinato ad aiutare i pazienti che incontrano difficoltà nel periodo successivo alla malattia, ha detto che «oggi (ieri, ndr) mi hanno cercata per interventi assistenziali su una famiglia e per una vecchietta, erano isolati, soli e positivi. Questa pandemia ci insegna che da soli non siamo nulla. Abbiamo bisogno degli altri e di una comunità di supporto. Serve l'assistenza sanitaria, ma ancor più quella umanitaria. Io ho potuto subito contare sui nostri servizi, già messi in campo. Ringrazio il direttore sanitario di Cassino che subito ha supportato la famiglia e gli psicologici di turno del Dipartimento Salute mentale che si sono fatti carico del caso. Occorre davvero costruire una comunità più coesa e non a parole».

Tra i tanti disagi che il Covid-19 continua a seminare c'è quello relativo alla chiusura delle scuole. Oggi, a Guarcino, la scuola materna del plesso di Pitocco, resterà chiusa per sanificazione, fino a nuove disposizioni. Inoltre, a seguito della segnalazione della positività accertata di due docenti dell'Istituto Comprensivo di Supino, relativamente alle sezioni dell'Infanzia di Morolo e Patrica, risultati positivi al Coronavirus, sono state attivate tutte le procedure previste dai protocolli: il Dipartimento di Prevenzione ha disposto che le due sezioni interessate siano messe a titolo precauzionale in isolamento fiduciario (al quale tutti dovranno rigorosamente attenersi).
«Le indicazioni dell'Asl - ha scritto il dirigente scolastico Eleonora Mauriello - sulla prenotazione dei tamponi sono state inviate alle singole famiglie. Si dispone, pertanto, la sospensione delle attività didattiche in presenza nelle sezioni interessate fino al termine dell'isolamento, con l'attivazione della didattica a distanza così come previsto nel protocollo ddi I.C. Supino. È stata disposta la sanificazione degli ambienti scolastici interessati, compresi i servizi igienici».

La statistica ciociara
Dando uno sguardo alle statistiche provinciali, la mappa dei contagi evidenzia come il virus sia maggiormente diffuso, considerando la percentuale in relazione alla popolazione residente, nei distretti C (Sora) e D (Cassino), mentre una diffusione minore si registra nel distretto B, (quello di Frosinone, un dato che sorprende un po' considerato che nell'hinterland frusinate c'è la maggiore concentrazione dei centri più popolosi di tutta la provincia) e nel distretto A (Alatri - Anagni).
Nel Cassinate, secondo i dati Seresmi aggiornati al 31 gennaio scorso, i contagi da inizio pandemia sono stati 5.219, nel Sorano 3.848, a Frosinone e dintorni 5.549 e nell'area nord 2.619; a fare la differenza sono i tassi di incidenza: nel distretto D (Cassino) è di 441,2 su 10.000, in quello C (Sora) 389,2, nel B (Frosinone) 306,5 e in quello A (Alatri - Anagni) 288,2.
Tra i comuni, in testa alla classifica dei contagi da inizio pandemia, c'è Cassino con 1.681, seguita da Frosinone con 1.411, mentre sul gradino più basso di un ideale podio si colloca Sora con 1.218. Nella top ten a seguire ci sono: Alatri con 959, Veroli con 775, Ferentino e Pontecorvo con 636, Ceccano con 558, Isola del Liri con 490 e Anagni con 435. I comuni con il minor numero di contagiati sono Acquafondata con 2, Colle San Magno con 5 e Collepardo con 7. Il dato provinciale complessivo, al 31 gennaio, è di 17.235 con un percentuali di positivi del 3,55% rispetto alla popolazione totale residente.

Se si dà, poi, appunto, uno sguardo alla percentuali di diffusione del virus in relazione ai residenti, ci si accorge che la classifica cambia completamente. In testa, infatti, si colloca Vicalvi con il 7,90% seguita da Strangolagalli con il 6,53% e da San Biagio Saracinisco con il 6,34%. Fino alla decima posizione si trovano: San Vittore del Lazio con il 6,31%, Castelnuovo Parano con il 5,97%, Sant'Elia Fiumerapido con il 5,79%, Trivigliano con il 5,43%, Amaseno con il 5,31%, Broccostella con il 5,20% e Castrocielo con il 5,19%.
Tra i grossi centri, quello più in alto in graduatoria per percentuale di positivi è Sora 14º con il 4,72%; poi ci sono Cassino al 16º posto con il 4,63%, Isola del Liri al 19º gradino con il 4,38%. Più indietro Veroli 31ª con il 3,79%, Fiuggi 32ª con il 3,78%, Alatri 53ª con il 3,37%, Frosinone 59ª con il 3,09%, Ferentino 61ª con il 3,04%, Ceccano 75ª con il 2,41% e Anagni 79ª con il 2,05%.

Vaccini
La campagna di vaccinazione parte a tappeto con la prima somministrazione agli over 80. Alla giornata di ieri, stando ai dati diffusi dal portale della Regione, "Salute Lazio", risultano essere state prenotate vaccinazioni per oltre 214.000 unità in meno di una settimana (compresi i domiciliari). Il 13% si è prenotato telefonicamente e l'87% online.
Si parte questa mattina in 50 punti di somministrazione, 22 nella città di Roma, 13 nella provincia di Roma, 5 a Latina, 4 a Viterbo e 3 a Frosinone e Rieti. I punti sono attrezzati nella gestione in sicurezza delle somministrazioni e nella garanzia della catena del freddo.

Il primo giorno sono prenotati 3.601 over 80, di cui 2.083 a Roma, 708 nella provincia di Roma, 270 a Latina, 252 a Frosinone, 192 a Viterbo e 96 a Rieti, in rapporto alla percentuale di popolazione.
Ogni anziano ha ricevuto un sms con il memo della prenotazione e già la data dell'appuntamento per la seconda dose che avverrà dopo 21 giorni per il vaccino Pfizer e dopo 28 giorni per il vaccino Moderna. Ad oggi sono stati già vaccinati circa 20.000 over 80, soprattutto nelle Rsa.

L'obiettivo, stante le quantità di dosi di vaccino ad oggi disponibili e garantendo sempre la seconda dose, è di concludere gli over 80 entro i primi giorni del mese di maggio. Qualora ci dovesse essere un aumento delle dosi a disposizione, verranno anticipati gli appuntamenti e aumentati i punti di somministrazione che oggi, a causa della scarsità delle dosi, non possono essere ulteriormente ampliati.