Bocche cucite dei fratelli Marco e Gabriele Bianchi e di Francesco Belleggia. Ieri sono stati interrogati per il nuovo reato di omicidio volontario con aggravanti che viene loro contestato; i primi due dalle case circondariali di Rebibbia e Viterbo, dove sono detenuti, mentre Belleggia dalla sua abitazione perché è ai domiciliari.

Rinviato, invece, l'interrogatorio di garanzia di Mario Pincarelli, perché il reparto del carcere dove è detenuto è in quarantena da Covid. I quattro sono accusati dell'aggressione nei giardinetti di largo Oberdan a Colleferro nella notte tra il 5 e il 6 settembre dello scorso anno in cui ha perso la vita il ventunenne di Paliano Willy Monteiro Duarte.

Giovedì scorso la nuova ordinanza di custodia cautelare per contestare formalmente l'accusa da omicidio preterintenzionale e volontario. Contestata anche l'aggravante dei futili motivi e delle percosse che sono state inferte al giovane cuoco mentre era a terra.

La procura di Velletri si sarebbe avvalsa anche di un esperto di arti marziali nella veste di perito. La procura avrebbe inoltre giudicato inattendibili i testimoni indicati dalle difese. L'aggravante per futili motivi è legata alle circostanze in cui è avvenne il pestaggio. Secondo gli inquirenti i quattro giovani di Artena avrebbero ucciso volontariamente Willy «colpendolo reiteratamente e violentemente con calci e pugni al capo, al torace e all'addome, anche quando la vittima si trovava ormai a terra, priva di sensi e non in grado di apporre alcuna difesa, provocando un grave politraumatismo a livello cranico toracico e addominale con conseguente insufficienza cardiorespiratoria e arresto cardiocircolatorio, con l'aggravate di aver commesso il fatto per futili motivi».

Secondo il gip, «la loro azione fu mossa dalla volontà di affermare, attraverso l'uso brutale della violenza fisica, il loro predominio e la loro supremazia». Gabriele e Marco Bianchi sono difesi dall'avvocato Massimiliano Pica, Mario Pincarelli dall'avvocato Loredana Mazzenga, mentre Francesco Belleggia dall'avvocato Vito Perugini. La famiglia Monteiro ha conferito, invece, l'incarico all'avvocato Domenico Marzi del foro di Frosinone.