Mascherine di provenienza e fabbricazione asiatica, non conformi agli standard di sicurezza previsti dalla specifica normativa nazionale ed europea, in quanto prive delle necessarie informazioni previste dalla legge.
Destinate alla commercializzazione al minuto.
Ma i militari della Tenenza della Guardia di Finanza di Fiuggi, coordinati dal capitano Diletta Dentice, sono riusciti a tutelare la salute dei cittadini riuscendo ad evitare che le mascherine non a norma arrivassero in commercio. Sequestrate dai finanzieri 4.000 mascherine "chirurgiche" e "FFP2".
Erano in buste di cellophane all'interno di un'auto fermata nel territorio di Alatri, in via Aldo Moro, e condotta da F.C., un cinquantenne di Frosinone. L'uomo è stato segnalato alla Camera di Commercio di Frosinone per violazione al decreto legislativo 206/2005 "codice del consumo".
La ricostruzione
In prima linea per fronteggiare l'emergenza Covid e reprimere manovre speculative connesse all'attuale momento c'è la Guardia di Finanza. Senza sosta i controlli delle Fiamme Gialle anche in provincia di Frosinone, da nord a sud della Ciociaria, per prevenire eventuali comportamenti non in linea con le precauzioni e altre cautele contemplate dai provvedimenti governativi. E nell'ambito di un'autonoma attività istituzionale volta appunto alla repressione delle pratiche commerciali scorrette connesse all'attuale emergenza epidemiologica da Covid-19, ad Alatri, nel corso del controllo di un'auto condotta dal frusinate, hanno trovato buste di cellophane contenenti complessivamente 4.000 mascherine, "chirurgiche" e "FFP2", destinate alla commercializzazione al minuto, come confermato dallo stesso conducente.
Dal controllo eseguito è emerso che i dispositivi, di provenienza e fabbricazione asiatica, non erano conformi agli standard di sicurezza previsti dalla specifica normativa nazionale ed europea, in quanto prive delle necessarie informazioni previste dalla legge, quali l'indicazione relativa alla provenienza ed alla composizione del prodotto, la presenza di materiali pericolosi, tossici o infiammabili, nonché le istruzioni, le eventuali precauzioni e la destinazione d'uso, rivelandosi, così, nocive per la salute e sicurezza dei consumatori, specie se si tratta di minori.
L'intervento della Guardia di Finanza di Frosinone testimonia, ancora una volta, l'impegno quotidiano profuso, in tutta la provincia, in questo delicato settore, a tutela sia della salute dei cittadini, che ricordiamo può essere messa in serio pericolo dall'utilizzo di dispositivi di protezione non in grado di arrestare la diffusione del virus, sia della libera concorrenza, a beneficio degli operatori economici onesti e rispettosi delle regole.