Nell'aprile del 1987 una delibera del Cipe ricordava che quasi 15 miliardi delle vecchie lire di fondi dell'ex Agensud dovevano essere destinati a due progetti, definitivamente approvati nel 2004, di sistemazione idraulica del Rio Santa Maria ad Anagni: uno da 7 miliardi e uno da 8. Quei soldi, però, non sono mai stati utilizzati per quelle opere, sono rimasti fermi per 34 anni e oggi, grazie a un'intesa tra Regione Lazio e Consorzio Asi che ha portato nel 2019 alla sottoscrizione di un protocollo d'intesa, quei finanziamenti sono stati riprogrammati e saranno utilizzati per la realizzazione del prolungamento della strada provinciale "Morolense" con un collegamento con lo svincolo dell'A1 di Ferentino.

Ieri, il presidente del Consorzio Asi di Frosinone, Francesco De Angelis, ha presentato il progetto alla presenza del prefetto di Frosinone Ignazio Portelli, dell'assessore regionale alla programmazione economica Alessandra Sartore (collegata da remoto), del capo di gabinetto del presidente della Regione Lazio, Albino Ruberti (anch'egli collegato da remoto), del presidente del Consiglio regionale Mauro Buschini, dei consiglieri regionali Sara Battisti, Loreto Marcelli e Pasquale Ciacciarelli (gli ultimi due in videoconferenza), del presidente della Provincia Antonio Pompeo, in qualità anche di sindaco di Ferentino, del sindaco di Supino Gianfranco Barletta, del sindaco di Patrica Lucio Fiordalisio (da remoto) e del sindaco di Morolo Gino Molinari (collegato in videoconferenza).

«Parliamo di un'opera fondamentale - ha commentato con soddisfazione il presidente del Consorzio Industriale Francesco De Angelis che ha ringraziato la struttura e il direttore Ferracci - Un nuovo asse, in aggiunta a quello già esistente e alle altre opere terminate e che saranno realizzate entro il 2023 all'interno dei territori comunali soci del Consorzio, significherà molto per le aziende che già insistono sul territorio e per quelle che in futuro vorranno investire. Noi lo stiamo rendendo più appetibile, in maniera tale da accogliere sempre più investimenti. Probabilmente era dal periodo della Cassa del Mezzogiorno che non c'erano così tanti investimenti per le infrastrutture. Un risultato storico e che ci fa ben sperare rispetto allo sviluppo di questo territorio. Tornando al nuovo asse attrezzato - ha aggiunto Francesco De Angelis - particolarmente importante sarà il collegamento con la nuova fermata della Tav, a cui dà particolarmente forza.

Un progetto che, anche grazie a questo snodo, davvero non potrà più essere messo in discussione. In termini pratici significherà che partendo da Milano si potrà essere in un'azienda del nostro territorio in meno di cinque ore. Un cambiamento epocale. Abbiamo fatto e stiamo facendo la nostra parte. È un momento in cui bisogna spingere sull'acceleratore e una volta costituito il Consorzio Unico i cambiamenti saranno ancora più sostanziali». Consorzio Unico che nascerà nella prossima primavera e che sarà anche un ente di programmazione dei fondi europei. «I territori saranno più forti – ha aggiunto De Angelis – perché nascerà il più grande Consorzio per lo sviluppo industriale d'Italia».
L'infrastruttura, quindi, si caratterizza per avere un'importanza strategica: è un'opera di pubblica utilità, è inserita nel programma triennale delle attività e dell'organizzazione dell'ente; è conforme al tracciato previsto nelle tavole del Prt e consente la connessione efficace tra due importanti infrastrutture, la Morolense con la rotatoria dell'Asse Attrezzato e pertanto con il Casello A1 di Ferentino. La strada, ricadente nei territori di Supino e Ferentino, ha uno sviluppo di circa tre chilometri e si prevede la realizzazione di tre rotatorie. La rotatoria più grande verrà costruita in "testa" sull'asse stradale Morolense, una rotatoria a raso all'intersezione della strada denominata Provinciale 23 ed una in corrispondenza delle aree da attrezzare per la futura stazione Tav di Supino. Inoltre, "in coda" un ponte nuovo sul fiume Sacco ed il ricongiungimento con la rotatoria dell'asse attrezzato a Ferentino a ridosso del casello autostradale.

In pratica un nuovo asse attrezzato parallelo a quello già esistente, da realizzarsi con 6.643.576,84 euro a disposizione, fondamentale per lo sviluppo delle imprese e del territorio in genere. È prevista sulla rotatoria in territorio di Ferentino anche un'area di elisoccorso, suggerita dalla prefettura, utile per la vicina autostrada, per i collegamenti che servono le industrie e strumento in grado di rafforzare la sicurezza delle stesse aziende.

Si tratta di una strada che si traduce in possibilità di spostamenti veloci per e dalle aziende, raggiungibili dall'autostrada del Sole, attraverso la rete ferroviaria, dalla provincia di Latina o dall'Adriatico. Tutto si sostanzierà in riduzione dei tempi e accesso facilitato, variabili che quando si parla di investimenti ed economia non possono essere sottovalutate.
Il prefetto Portelli ha voluto sottolineare, riferendosi a Francesco De Angelis, come il presidente del Consorzio sia una persona che «mostra di praticare il grave peccato del fare. Per alcuni, abituati a promettere soltanto è un peccato gravissimo. Invece, la nostra provincia avrebbe bisogno di un numero maggiore di peccatori come lei. Continui così, ne ha tanto bisogno la comunità».

Prefetto che aveva appunto sottolineato l'importanza di intervenire sulla fragilità strutturale del territorio. «L'adeguata ed efficiente rete di mobilità – ha aggiunto – è una delle ragioni di attrazione degli investimenti. Attendo ora di poter apprezzare quanto prima il supporto del Consorzio ai Comuni ciociari nell'individuazione delle strategie per lo sviluppo sostenibile, affiancando la Regione e gli altri soggetti coinvolti». Gli ha fatto eco l'assessore Sartore, che ha voluto anche rimarcare la tenacia del presidente De Angelis. «Siamo riusciti a portare a casa qualcosa che sembrava un miraggio. E al di là dell'importanza dell'opera per l'intero territorio, mi piace proprio sottolineare la straordinaria sinergia tra gli enti, evidentemente necessaria quando si vuole raggiungere un risultato concreto».

Di rilancio dei territori, anche in chiave del Consorzio Unico, ha parlato il capo di Gabinetto del presidente della Regione, Albino Ruberti. «Andremo subito a dimostrare le potenzialità di questo strumento, che avrà un ruolo strategico anche nella programmazione. I grandi temi saranno due: la riqualificazione delle infrastrutture e il processo di digitalizzazione».
Il presidente della Provincia, Antonio Pompeo, ha parlato di risultato importante e di lavoro di squadra. «La ripartenza del territorio – ha aggiunto – non può prescindere dall'investire sulle infrastrutture. Le aziende cresceranno e noi dobbiamo farci trovare pronti».

Dell'importanza delle infrastrutture hanno parlato anche il presidente della Camera di Commercio Frosinone-Latina, Giovanni Acampora, che ha altresì sottolineato il grande lavoro di squadra, e la presidente di Unindustria Frosinone, Miriam Diurni, che ha evidenziato il fatto che un'opera del genere vada a proiettare il territorio verso l'Europa, «diventando attrattivo anche per questo». Ha sottolineato invece l'importanza per la sicurezza dei lavoratori, con la realizzazione di un'opera come quella del nuovo asse attrezzato, il segretario della Cgil di Frosinone-Latina, Anselmo Briganti. Sono intervenuti anche il presidente di Federlazio Frosinone Nino Polito e il presidente di Confimprese Guido D'Amico, rimarcando l'importanza strategica dell'opera.
Adesso, dopo lo studio di fattibilità economica, progetto esecutivo già in corso e cantieri entro dodici mesi.