Operazione "Autoriciclo", dalla corposa ordinanza spuntano elementi interessanti. Se da un lato, come accertato dalla Guardia di Finanza, i coinvolti nella maxi inchiesta coordinata dal sostituto procuratore Maisto avrebbero cercato di dissuadere le vittime a denunciare auto alterate o con mancati passaggi di proprietà, dall'altro c'è stato anche chi ha fatto un collage di nomi e foto con tanto di segnalazione ai consumatori. Su un noto sito di acquisti on-line proposto su Facebook nella pagina di Cassino c'è anche un consumatore affatto contento dell'acquisto.

Tanto da aver postato le foto di alcuni indagati scrivendo a chiare lettere: «Attenzione! Segnalazione truffatori. Vendono macchine rubate o con problemi amministrativi e poi spariscono. Ho già messo un post simile quattro mesi fa spiega l'acquirente ma è stato cancellato». «Nei prossimi giorni posterò anche i contratti, se così si vogliono chiamare. Se qualcuno è stato truffato come me, contattatemi: siamo già tre persone truffate da questi "si gnori"»: un elemento che per la procura fa evincere una cosa importante. «La sistematicità delle condotte illecite perpetrate dal sodalizio criminale» scrive il gip Scalera.

La maggior parte delle denunce venivano, secondo i militari delle Fiamme gialle, bloccate sul nascere: «Non ti permettere di fare questa cosa, non sai con chi ti stai mettendo...» o «Non mi costringere a venire a Isernia» dove abita unodei truffati,erano alcuni dei "suggerimenti" dei membri del gruppo, finiti nelle intercettazioni. Secondo la Finanza, l'importazione di auto (anche utilitarie) frodando l'Iva e la manomissione dei contachilometri per proporre le vetture come nuove, avrebbero prodotto ben due tipi di frode: una fiscale, l'altra commerciale. Diciassette le persone arrestate.

Sei in carcere e 11 ai domiciliari: tutti soggetti residenti tra Cassino, Sora, Pontecorvo, Cervaro e Sant'Elia. E operanti secondo gli uomini del tenente  colonnello Rapuano tra Castrocielo, Cassino, Ceprano e Pontecorvo attraverso società cartiere. Durante i blitz, nelle sedi indicate, non c'era nulla. Né strutture né documentazione. Oggi avranno luogo gli interrogatori.
Il pool dei difesori Salera, Corsetti, Malafronte, Giuliano, D'Anella, Carbone e Ceccarelli è pronto.