Al mare per trascorrere momenti di spensieratezza, costretta a subire le attenzioni morbose di un uomo che la molesta. A dodici anni farà fatica a dimenticare quanto accaduto nel 2014. Per la violenza sessuale subita dalla ragazzina di Frosinone, arriva la condanna di primo grado: due anni di reclusione per l'imputato. Ieri la decisione del collegio penale del tribunale di Latina, presidente Gian Luca Soana, nei confronti di un uomo di nazionalità indiana, oggi quarantenne, residente a Monte San Biagio.

Lo stesso era chiamato a rispondere del reato di violenza sessuale nei confronti di una ragazza di Frosinone, all'epoca dei fatti dodicenne, commessa nell'estate del 2014 a Terracina, dove la vittima era arrivata per trascorrere una vacanza.
Secondo quanto ricostruito dalla pubblica accusa, l'uomo avrebbe trattenuto l'adolescente contro la sua volontà chiedendole di andare via con lui. L'avrebbe anche palpeggiata sul seno. I genitori della ragazzina hanno presentato una denuncia.

Per questi fatti è stata avviata una specifica attività d'indagine che ha portato, nel giugno di un anno dopo, la Procura della Repubblica a chiedere il processo per l'indagato. La fase dibattimentale di primo grado si è conclusa nella giornata di ieri. Il pubblico ministero, il dottor Giuseppe Bontempo, aveva chiesto la condanna dell'imputato a sei anni di reclusione.

Il Tribunale di Latina, a conclusione della camera di consiglio, lo ha condannato a due anni di reclusione.
Ora si attende il deposito delle motivazioni. Dopodiché le parti valuteranno se proporre un eventuale ricorso in appello, impugnando la pronuncia di primo grado.